Toscana

LIBANO, ANCORA RAID ISRAELIANI SU BEIRUT

Si sveglia a fatica Beirut dopo una notte d’inferno: i bombardamenti aerei si sono susseguiti sulla periferia sud della capitale – solo all’alba almeno tre nell’arco di 30 minuti– colpendo diversi quartieri, incluso Ghobeiry, contiguo al campo profughi palestinese di Shatila, lo stesso che insieme a quello di Sabra fu teatro del massacro compiuto da truppe maronite con l’appoggio di truppe israeliane nel settembre del 1982.

Secondo la radio degli Hezbollah, in quest’area della città che ospita basi del movimento sciita costituito quasi un quarto di secolo fa, ci sarebbero almeno tre vittime civili e una ventina di feriti, da aggiungere ai 55 di ieri (18 dei quali bambini).

In precedenza, nella notte, un altro bombardamento avevo reso inagibile la strada internazionale che collega Beirut a Damasco in Siria. Il Libano si può quindi considerare completamente isolato anche per vie terrestri dopo il bombardamento delle piste aeroportuali della capitale e il presidio navale israeliano lungo tutta la costa.

Già ieri sera Beirut era praticamente paralizzata. L’intensificarsi dell’azione bellica di Tel Aviv – che ha anche distrutto con cannoneggiamento dal mare i depositi di carburante della centrale elettrica di Jiyyeh e ha ripetutamente colpito stanotte ogni genere di bersagli, inclusi campi da gioco a Sfeir e Al Raya e altre infrastrutture minori – sta ponendo almeno alcune aree la capitale in condizioni di virtuale coprifuoco.

Nonostante il coro internazionale che, con l’eccezione di Washington, aveva giudicato già ieri “sproporzionata” la reazione di Israele, il primo ministro Ehud Olmert ha dato ancora luce verde ai comandi generali delle forze armate. Sono state bombardate anche due basi militari libanesi vicine al confine siriano e da Teheran è giunto un duro monito a non attaccare anche la Siria. Nella Striscia di Gaza è stato intanto ucciso un altro palestinese colpito a quanto pare da un proiettile partito da uno dei numerosi carri armati penetrati da ieri a Gaza da nord, da sud e dal centro.Misna