Firenze

Lettera del cardinale Betori: sosteniamo i nostri mezzi di comunicazione

Carissimi, abbiamo ripreso l’attività pastorale della Diocesi con rinnovato slancio ma con la giusta prudenza per il delicato momento pieno di incognite che sta vivendo la nostra società. Non possiamo parlare di un ritorno alla normalità, costretti dal perdurare dell’emergenza Covid a navigare a vista e nel pieno rispetto delle regole. Questo indubbiamente crea un’obiettiva difficoltà di programmazione. L’Ufficio delle Comunicazioni Sociali mi ha fatto presente l’impossibilità di ripetere a fine ottobre, con le stesse modalità degli scorsi anni, gli eventi che hanno sempre accompagnato la «Giornata della stampa cattolica», ideata per promuovere una maggior diffusione del settimanale Toscana Oggi e del quotidiano Avvenire, che insieme a Radio Toscana svolgono nella nostra Comunità ecclesiale un insostituibile servizio di informazione e collegamento, ancor più apprezzato durante i lunghi mesi del lockdown. Inutile che mi dilunghi sull’importanza della comunicazione per la Chiesa universale e per le Chiese locali. Lo ha appena fatto con molta chiarezza Papa Francesco nell’ultima Enciclica «Fratelli tutti», come nel tema («Vieni e vedi») dettato per il Messaggio della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali del prossimo maggio 2021. Nell’attuale cambio epocale, in un tempo che obbliga alla distanza sociale a causa della pandemia, la comunicazione – afferma in sostanza il Pontefice – può rendere possibile la vicinanza necessaria per riconoscere ciò che è essenziale e comprendere davvero il senso delle cose. Non è possibile conoscere la verità se non se ne fa esperienza, se non si incontrano le persone, se non si partecipa alle loro gioie e ai loro dolori. È attraverso i mezzi di comunicazione che oggi è possibile vivere il mandato missionario che Gesù affida ai suoi discepoli, per raggiungere le persone come sono e là dove vivono e rispondere alle loro istanze di solidarietà. L’invito che faccio oggi è quello di utilizzare i media a noi più vicini – a partire da Avvenire – che ci affiancano nell’attività pastorale. L’Ufficio diocesano delle Comunicazioni sociali e la redazione del settimanale Toscana Oggi-L’Osservatore Toscano stanno predisponendo un piano per creare nuovi punti vendita domenicali nelle parrocchie e avviare una seria e incisiva campagna-abbonamenti, a tappeto, che coinvolga uffici ed organismi pastorali, comunità, movimenti, associazioni laicali e professionali (insegnanti di religione, maestri, docenti medi e universitari, medici, giuristi, imprenditori di ispirazione cristiana). Ma allo stesso tempo i promotori sono a disposizione per studiare iniziative che vi appaiono più utili e di immediata realizzazione. È un momento difficile per le famiglie e per le comunità parrocchiali, ma credo che chi può sia chiamato a dare una generosa, concreta testimonianza di considerazione per Toscana Oggi, uno strumento di comunicazione che – al pari di Radio Toscana, in costante aumento negli indici di ascolto – sta lievitando con nuovi collaboratori e autorevoli firme in tutte le parti del settimanale. E ancor più crescerà con il vostro sostegno, i vostri suggerimenti e anche le vostre critiche costruttive. Per diventare un giornale aperto ai giovani, ma che serva a tutti per orientarsi nel tempo presente e vivere con maggiore consapevolezza la propria fede e partecipazione ecclesiale. Vi ringrazio fin d’ora per la collaborazione che, sono certo, offrirete generosamente e vi saluto tutti fraternamente.Giuseppe Card. BetoriArcivescovo di Firenze