Opinioni & Commenti
Lettera aperta a una ragazza intelligente ma carina solo fino ad un certo punto
di Umberto Folena
Cara ragazza carina, ma non abbastanza. Cara ragazza che non fai voltare i maschi, molto probabilmente perché la cosa non ti interessa e quindi non ti conci in maniera tale da fermare il traffico. Cara ragazza che non saliresti mai su un cubo né ti arrotoleresti attorno a un palo. Cara ragazza che la tv ti annoia, per eccesso di sciocchezze centrifugate e vanità vanesie e frullati di nulla.
In questi mesi hai sentito il cittadino più ricco e potente del Paese, e anche il più votato da un ragguardevole numero di italiani devoti, dire a voce alta: io aiuto le ragazze in difficoltà. Le soccorro nel bisogno. Le sue feste, le sue cene, le sue ville in effetti sono piene di povere ragazze bisognose d’aiuto che, tranne rarissime occasioni, gli sono grate. Non ti sarà sfuggito, a te carina ma fino a un certo punto, che quelle ragazze sono tutte, assolutamente tutte belle ben oltre la sufficienza. Diciamo che toccano l’eccellenza e non a caso, infatti sono selezionate e supervisionate da un talent scout dai gusti raffinati e da un giornalista di provata esperienza. Ma sì, sono bellissime tutte, ben oltre la «normalità». E allora ti chiedi: egli sarebbe altrettanto generoso con una ragazza più intelligente e sensibile della media ma non più bella della media? Manderebbe un consigliere regionale a cavarmi d’impiccio in Questura all’alba? Parteciperebbe alla mia festa di compleanno? Mi inviterebbe alle sue feste ricoprendomi di regali e perfino di contanti per migliaia di euro?
Fai bene ad avere qualche dubbio. No, devi cavartela da sola, cara ragazza non baciata dall’appariscenza né dalla faccia tosta. Ti tocca studiare, faticare, applicarti, leggere libri, risollevarti dopo le delusioni, sentirti dire no succede da un ragazzo che ti piace, ma in testa ha un unico modello femminile, quell’altro. Avrai la tentazione di invidiare quelle bellone. Magari perfino di ritoccarti come loro. Vinci questa tentazione. Alla lunga, di loro non resta niente. Di tutto quel mondo impalpabile e vanesio non resta niente. E solo tu, alla fine, potrai camminare nella vita a testa alta; mentre loro la testa l’avranno smarrita da qualche parte, o dimenticata su qualche barca alla deriva.
Alla fine vinci tu, è sicuro.