Lucca

L’Erasmus di Ilaria in una delle più antiche università d’Europa

Ventiquattro anni a dicembre, la giovane studentessa di Piegaio, nel comune di Pescaglia, oggi si trova a Coimbra, esattamente fra Porto e Lisbona, dove studia all’Università grazie a una borsa di studio Erasmus.

Ilaria si è laureata nel 2019 in Scienze del turismo alla Fondazione Campus di Lucca e poi ha intrapreso il corso di laurea magistrale internazionale «Turism Strategy, Cultural Heritage and Made in Italy» all’Università di Roma Tor Vergata. Un anno di lezioni a distanza, dividendo i corsi in inglese in una classe virtuale con studenti di tutto il mondo, poi un mese fa il volo per Coimbra.

 Ilaria, cosa ti ha spinta a partire?«Avevo bisogno di qualcosa che mi spronasse. Non ero mai stata in Portogallo e mi aveva sempre attratto per stile di vita, clima, cibo e tradizioni. L’Università di Coimbra poi è una delle più antiche d’Europa ed essa stessa è Patrimonio dell’Unesco. Volevo avere l’orgoglio di aver studiato in un posto così».  Come ti stai trovando? «Mi sono buttata da una piccolissima realtà come Piegaio a un mondo che mi sembra già casa. A Coimbra si respira uno spirito universitario perché la città vive su questo. Sto in una casa molto grande, che condivido con altri 18 ragazzi da tutto il mondo. Mi sono lanciata all’avventura e non potevo fare scelta migliore. Questa convivenza mi sta aiutando tanto nel rapportarmi con altre lingue, tradizioni e culture».  Come ti sembra l’Università per ora? «Sto trovando molta competenza e professionalità da parte dei docenti, si vede che mettono il cuore in quello che fanno. Una cosa curiosa è che, avendo fatto il Campus a Lucca che è piccolo e la magistrale da casa, ora finalmente testo cosa significa andare all’Università, per esempio non sapere dove sia un’aula. Sono cose che non avevo mai sperimentato davvero».  Fra studi su Made in Italy e opportunità di lavoro, Ilaria ci parla anche del turismo italiano. «L’Italia non ha niente da invidiare agli altri paesi per come è gestito il turismo. Una mia grande passione è voler divulgare i gioielli italiani, che sono i nostri punti di forza all’estero. Per questo studio Made in Italy. Apprezzo molto le esperienze all’estero ma quando torno in Italia dico sempre che non c’è paese più bello. Nel turismo vorrei specializzarmi in destination management. Purtroppo in Italia è una figura non ben definita, che si occupa di analizzare pro e contro di una destinazione e sviluppare strategie sostenibili in ambito turistico, è fondamentale inserirla».  Quali sono le tue prospettive future?«Sono propensa a rimanere per nove mesi. Oltre a imparare il portoghese, vorrei capire come promuovere l’Italia all’estero, non voglio voltare le spalle alle mie origini. Quello che studio, poi, mi permette di conoscere il nostro paese molto a fondo. Inoltre, vorrei riuscire a cogliere le occasioni che la vita mi pone».