Sì all’alimentazione e all’idratazione come sostegni vitali. Lo ricorda l’Associazione Scienza & Vita, che interviene nel dibattito politico-culturale su una legge sul fine vita, che in queste ore si è fatto ancor più acceso. Una disciplina precisa Scienza & Vita una nota che non può e non deve prevedere la possibilità di rinunciare all’alimentazione e all’idratazione. Una tentazione, quest’ultima, che emerge nelle schiere dei laici e talvolta si insinua persino in ambienti cattolici e che deve essere assolutamente respinta. Auspicando che la normativa nasca nel segno del favor vitae, Scienza & Vita ricorda anche altri sei punti qualificanti: sì ad una legge che proibisca l’eutanasia in tutte le sue forme e l’abbandono del malato; no all’accanimento terapeutico; sì alle cure palliative e alla terapia del dolore; sì alla promozione di ogni forma di assistenza e di sostegno al malato e alla sua famiglia; sì al rafforzamento della relazione medico/paziente, basata sull’alleanza terapeutica, quale luogo in cui si collocano sia le volontà del paziente, dichiarate in modo certo e inequivocabile, sia la responsabilità del medico in ogni situazione clinica di valutare in scienza e coscienza nel rispetto del bene supremo della vita; No ad una legge sul testamento biologico come forma di autodeterminazione quale scelta insindacabile su come e quando morire.Sir