Italia

Legge “salva-casa”, il via libera del Parlamento

Di fatto si allentano lacci e burocrazia, saranno facilitati i cambi di destinazione d’uso e verranno sanati gli interventi che abbiano comportato un leggero aumento delle cubature

Foto Calvarese/Sir

Già si intuisce che la legge “salva-casa” che ha ricevuto la fiducia in Parlamento, sarà materia variegata e abbondante per un’infinità di precisazioni ministeriali, distinguo giurisprudenziali, variazioni locali, delucidazioni degli esperti. E non potrebbe essere altrimenti: il patrimonio immobiliare è quanto di più vasto e complesso esista in Italia.

Quindi consideriamo le sue linee-guida. Anzitutto le eventuali irregolarità non fermano i lavori di risistemazione che si facciano nell’immobile o nel condominio, e comunque si allungano i tempi di legge per sanare abusi edilizi individuati dalle amministrazioni comunali.

Poisi allentano lacci e burocrazie per alcuni lavori non giudicati tali da sottostare appunto a troppe regole e permessi:ad esempio una pergola bioclimatica, una tenda da sole, le vetrate panoramiche amovibili che non gravano su spazi pubblici.

Altra grande novità riguarda le misure: sono considerati abitazioni pure il monolocale da 20 mq in su (prima 28), o il bilocale da 28 (prima 38). E via libera il più possibile al recupero di sottotetti e mansarde: l’abitabilità arriva se l’altezza al punto massimo tocca i 2 metri e 40 (ora 2,70). Sul tema fioccheranno distinguo a iosa (case in montagna? Nei centri storici? Nei condomini?). Comunque non osta più la distanza da altri edifici se non quella esistente al momento della costruzione degli stessi; non si potrà costruire più di quanto inizialmente previsto; non si potranno fare cose avveniristiche.

Altre semplificazioni: facilitati i cambi di destinazione d’uso,ad esempio negozi trasformati in appartamenti o garage; capannoni riconvertiti. Si sanano poi tutti gli interventi che abbiano comportato un leggero aumento delle cubature, secondo una complessa tabella di percentuali relative alle dimensioni degli immobili. E poi c’è la regolarizzazione di tutti quei lavori realizzati prima della legge Bucalossi del 1977, finora impossibilitati alla regolarizzazione: si pensi alla dimensione di una finestra, alla sporgenza di un cornicione. E molto altro ancora.

Certi abusi si saneranno con il pagamento di una sanzione: sulla determinazione della quale (e le infinite varianti relative ad abusi, immobili, luoghi…) si rischia di creare un volume che nemmeno il Corpus iuris civilis di Giustiniano. Il quale 1.500 anni fa non aveva comunque problemi con lo spostamento dei termosifoni.

In definitiva, la vera rivoluzione riguarda il futuro: si potranno realizzare condomìni con un sacco di mini-appartamenti, così come a Tokyo, Londra, Parigi. Se le persone sono individui sempre più soli, il loculo avrà il suo perché.