Opinioni & Commenti
Legge regionale sulle discriminazioni: intento positivo, messaggio fuorviante
L’intento è ampiamente condivisibile, ma, è bene ricordarlo, in tema di diritti civili la nostra Costituzione (articolo 3) è già molto esplicita, anche se bisogna riconoscere che spesso i principi faticano a diventare mentalità e i pregiudizi restano, creando situazioni ingiuste e dolorose che del resto possono riguardare, oltre a quello sessuale, molti altri ambiti, compreso quello religioso, come dimostrano fatti recenti.
Le norme che discendono da questa volontà di superare ogni forma di discriminazione sono le più varie: alcune positive per esempio la designazione di chi deve decidere delle cure mediche, altre suscitano perplessità, come quando (articolo 15) si dispone che la Regione deve favorire «l’offerta di eventi culturali e forme di intrattenimento aperti ai diversi stili di vita, così come caratterizzati, tra l’altro, dall’orientamento sessuale». Si ipotizza e di fatto si assicura sostegno (anche economico) a manifestazioni chiassose che in concreto non promuovono la dignità e il rispetto per queste persone.
REGIONE, APPROVATA LA LEGGE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI SESSUALI/li>