Toscana
LEGGE REGIONALE SULLA COMPETITIVITA’: PDL, “UNA NOSTRA BATTAGLIA”
Appalti a filiera corta, riconversione di aree produttive dismesse, semplificazione e sburocratizzazione, agevolazioni fiscali. Ecco alcuni degli elementi della proposta di legge regionale sulla competitività approvata a larghissima maggioranza in Commissione che, martedì prossimo 26 giugno passerà all’approvazione dell’Aula del Consiglio regionale. Per il Pdl si tratta di “una doppia vittoria: da un lato si legge in una nota – si corona una lunga battaglia iniziata, in piena solitudine, nel 2006 e protrattasi per tutta la scorsa legislatura e fino ad oggi, dall’altra la riaffermazione, come sempre sostenuto dal Pdl, della portata strategica insita nella piccola e piccolissima impresa (a cui si rivolge questa nuova legge) quale motore dello sviluppo economico e del modello di organizzazione sociale”. “Una vittoria su tutta la linea – ha sottolineato il Presidente del Gruppo regionale PdL Alberto Magnolfi in una conferenza stampa – che rivendichiamo con orgoglio per il bene della Toscana. Finalmente la Toscana potrà contare su un nuovo strumento a sostegno della produttività del sistema regionale e della sua capacità di competere sui mercati globali. Dall’ottimo lavoro portato avanti dalla Commissione ‘Attività Produttive’ sotto la guida del Vicepresidente Nascosti, esce un testo completo. Una sorta di testo unico nel quale sono inserite norme di contenuto vario, tutte finalizzate a creare condizioni di miglior favore per chi intende fare impresa in Toscana o chi intende riorganizzare, riconvertire e rilanciare attività esistenti”. “Norme ha precisato il Vicepresidente Nicola Nascosti che ha contribuito molto al buon esito del confronto tra le forze politiche che vanno: dalla novità assoluta degli appalti a filiera corta attraverso cui vengono previsti sistemi di premialità per promuovere la partecipazione delle piccole e medie imprese toscane agli appalti dei lavori forniture e servizi anche attraverso lo strumento delle aggregazioni di impresa; all’introduzione del contratto di rete strumento da applicarsi nell’ambito territoriale dei distretti produttivi; al sostegno per la riconversione delle aree produttive dismesse, definendo tale azione di pubblica utilità e di interesse generale e conferendo ai Comuni la possibilità di intervenire direttamente; alle norme in tema di semplificazione e sburocratizzazione dei procedimenti amministrativi relativi all’avvio, svolgimento, trasformazione e cessazione di attività economiche, nonché per l’istallazione, attivazione, esercizio e sicurezza di impianti e agibilità degli edifici funzionali alle attività economiche; agevolazioni fiscali per le piccole e piccolissime imprese che reinvestono i propri utili in opere di miglioramento dell’efficienza energetica e che si ricapitalizzano”.