Una volta approvata la legge Finanziaria 2006, non vi è ragione alcuna, almeno guardando gli interessi generali del Paese, perché la legislatura non chiuda al più presto i battenti, restituendo così la parola agli elettori: lo ha detto oggi a Roma il presidente nazionale delle Acli, Luigi Bobba, durante la presentazione della manifestazione in 500 piazze italiane di sabato 8 ottobre, denominata Diritti in piazza. Secondo Bobba, infatti, il ministro Tremonti è stato davvero bravo in 80 ore a confezionare una finanziaria di grande impatto comunicativo, con novità quali il taglio del 10% degli stipendi dei parlamentari, il bonus nonni’, la Banca del Sud. Però ha proseguito questi non sono certo strumenti decisivi per affrontare i problemi delle famiglie e del Mezzogiorno, mentre l’Istat proprio oggi annuncia che il 7,79% delle famiglie è a rischio povertà. Secondo Bobba, quindi, occorrerebbe tassare maggiormente le rendite finanziarie diminuendo con tali proventi il costo del lavoro, sostenere concretamente le famiglie e i figli come ha fatto la Francia con bonus e congedi parentali allargati; valorizzare il non profit e riformare il welfare a favore di giovani e minori. Chiedere questo a un governo a fine corsa ha concluso è forse pura e semplice illusione. Meglio quindi andare presto alle urne.Sir