Il prodotto interno lordo dell’intero Mezzogiorno. A tanto ammonta il valore aggiunto prodotto dall’area del sommerso economico, secondo un raffronto realizzato dalle Acli sulla base degli ultimi dati Istat disponibili. Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani saranno in piazza il 19 e 20 marzo per denunciare l’emergenza legalità nel mondo del lavoro, per dire basta alla cultura e alla pratica del lavoro nero. Secondo gli ultimi dati Istat citati dalle Acli, il valore economico del sommerso raggiunge i 250 miliardi di euro, il 17% del Pil nazionale. Una cifra che coincide con il valore complessivo del prodotto interno lordo di 6 Regioni: Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. In pratica, l’intero Pil del Mezzogiorno – 248 miliardi di euro – Sardegna esclusa. Sempre secondo l’Istat, i lavoratori irregolari sono circa 3 milioni, divisi tra coloro che hanno un rapporto esclusivo e continuativo senza alcun rispetto di quanto previsto dalla legge e dai contatti (circa 2 milioni) e coloro che svolgono saltuariamente un’attività irregolare (il “secondo lavoro”). Il tasso di irregolarità è calcolato al 12% sul piano nazionale ma raggiunge il 20% al Sud. Riguardo all’evasione contributiva, solo nel 2009 l’Inps ha recuperato crediti per oltre 4 miliardi e mezzo. La stima di recupero prevista per il 2010 è di 8 miliardi di euro.Anche per il lavoro – affermano le Acli – esiste un’emergenza legalità. Il lavoro nero finisce per essere considerato un ammortizzatore dell’economia o un surrogato del welfare. La crisi economica diventa un alibi per tollerare l’illegalità. Ma la mancanza di regole si traduce in mancanza di diritti esigibili per i lavoratori, rischi per la salute e la sicurezza, inquinamento del mercato e della concorrenza. Venerdì 19 e sabato 20 marzo le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani saranno presenti in più di 300 piazze per la campagna “Diritti in piazza 2010” dedicata al tema della “legalità nel lavoro”. 2700 tra operatori e volontari del Patronato Acli saranno impegnati ad informare i cittadini su diritti e doveri di lavoratori e datori di lavoro. Per l’occasione verrà distribuita una guida e un piccolo calendario con le istruzioni e le scadenze per mettere e mantenere in regola le lavoratrici domestiche. Si raccoglieranno quindi le firme per la petizione popolare finalizzata alla riforma del mercato del lavoro e delle politiche connesse di welfare. Convegni sui temi del lavoro irregolare si svolgeranno a Roma, Milano, Palermo, Napoli e Ferrara (Info: www.patronato.acli.it). Per il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero, c’è un problema di illegalità diffusa e un problema di controlli, che debbono essere più incisivi e più severi. Bisogna assumersi la responsabilità di far rispettare le regole.Sir