Cultura & Società

«Le Vie d’Europa»: in 800 a Firenze a studiare Mary Shelley, l’autrice di Frankstein

Vi partecipano circa 800 tra docenti e studenti delle scuole secondarie di primo grado provenienti da 25 scuole di 21 città di otto regioni che presentano elaborati suddivisi in quattro sezioni: saggi in italiano, testi teatrali o racconti in italiano, testi in lingua inglese ed elaborati artistici, tutti rigorosamente scaturiti dalla loro creatività. Ai primi tre classificati per ciascuna sezione a concorso andranno premi in denaro. Le giurie, coordinate dalla prof.ssa Manuela Moroni, sono presiedute da Annalisa Teggi (traduttrice e pubblicista), Amanda Clare Murphy e Giuliana Bendelli (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) e Mattia Zupo (Università di Firenze).

Il lavoro preparatorio è avvenuto nei primi quattro mesi di questo anno scolastico esaminando e riflettendo sul romanzo che l’autrice, figura importante nel panorama della letteratura mondiale, scrisse all’età di 19 anni. Un testo che va ben oltre il merito di essere il capostipite del romanzo horror, riuscendo a suscitare, nei giovani lettori e non solo, interrogativi e suggestioni che toccano gli aspetti più diversi e più intimi dell’umanità di ciascuno di noi.

Come suggerisce il titolo stesso del convegno, «Who was I? What was I? Whence did I come? What was my destination?» (‘«Chi ero io, Cosa ero io, Da dove venivo? Quale era il mio destino?»’) tratto da una frase pronunciata da Frankenstein, abbandonato da quel «creatore» che avrebbe dovuto fargli da padre ed introdurlo alla realtà, gli studenti si sono confrontati su alcune delle tematiche proposte dal Comitato Didattico de Le Vie d’Europa. Temi che sono presenti nel romanzo e che sono molto vicini alla loro sensibilità: la ricerca della propria identità, l’accoglienza dell’altro, la responsabilità delle proprie azioni, la solitudine, grandezza e limiti della conoscenza. Ciò ha permesso loro di immedesimarsi con la storia raccontata per capire meglio chi siano loro stessi.

I lavori della mattinata saranno introdotti da Gabriella Torrini, Direttrice de Le Vie d’Europa, a cui seguirà un incontro dialogato con gli studenti, a partire dalle domande emerse durante la fase preparatoria, a cura di Maria Serena Agnoletti, Giuliana Bendelli e Annalisa Teggi e un momento di drammatizzazione di alcune pagine del romanzo a cura della regista Patrizia Mazzoni. Per tutta la durata del Convegno saranno esposti gli elaborati artistici – disegni, plastici, video – realizzati dagli studenti.

«Il convegno Le Vie d’Europa è fortemente cresciuto negli anni – spiegano i promotori – a conferma della validità della formula che vuole spalancare l’orizzonte culturale del nostro insegnamento, toccando anche autori internazionali ed aprendoci ad un lavoro didattico fra le varie discipline che facilità l’unità della visione culturale dei nostri studenti. Questa nuova modalità ha permesso così di incontrare Mary Shelley attraverso il suo capolavoro e di favorire un confronto personale con il testo».

Il convegno si conclude con l’annuncio delle scuole arrivate finaliste alle selezioni e con le premiazioni dei tre migliori lavori di ciascuna sezione.

La manifestazione si svolge in collaborazione col Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, col Dipartimento di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e con l’Istituto d’Istruzione Superiore «Sassetti – Peruzzi» di Firenze. Ha il patrocinio di Regione Toscana, The British Institute of Florence, INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) e INVALSI (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione).