<Nascere in Cristo è un’esperienza che si rivela unica in ogni età ed in ogni persona; un’esperienza che a volte si vive senza pensarci troppo, soprattutto quando si è giovani, ma che poi si riscopre successivamente, oppure che si matura negli anni, perché non sempre i tempi dello spirito coincidono con quelli anagrafici, un po’ come è accaduto ad Alfonsina, 92 anni a Settembre, nuova cristiana della Chiesa Cattolica, da poco battezzata, comunicata e cresimata nella chiesa di S. Croce a Rosignano Solvay.«È stato durante una chiacchierata in famiglia – racconta la nipote Lorena, che insieme al marito Alessandro e al figlio Carlo, accudiscono Alfonsina amorevolmente – che è emerso questo suo desiderio di farsi battezzare: una decisione che ha preso in completa autonomia, quando invece, nella sua vita non è stata sempre così libera di decidere».Quarta di sei fratelli, Alfonsina ha trascorso l’esistenza a servizio degli altri, prima della madre in casa e poi dei fratelli; un uomo intraprendente il padre, operaio e poi soprintendente alla fabbrica Solvay e con un grande appezzamento di terreno da coltivare, che ha saputo gestire la sua vita e quella dei figli sebbene non sapesse leggere né scrivere. Anche se all’epoca faceva un po’ scalpore non frequentare la chiesa, la famiglia Bigazzi non era tra quelle più devote; i figli hanno ricevuto il Battesimo solo prima del matrimonio e Alfonsina, che non si è mai sposata, neppure è stata battezzata, così la sua fede è rimasta come in un limbo in attesa di sbocciare. Nonostante la veneranda età è una donna sempre in gamba, ha bisogno di aiuto nelle piccole cose quotidiane ed ogni tanto la mente cede lucidità al tempo, ma riesce lo stesso ad andare da sola a trovare i fratelli che vivono vicini, a dare una mano in casa e soprattutto a tenere in ordine il giardino che adora. A darle i sacramenti dell’iniziazione cristiana è stato il parroco don Pio Maioli, durante una Messa prefestiva del Sabato, in una cerimonia sobria e familiare come è sempre stata la sua vita. «Le preghiere le conosce – racconta don Pio Maioli– le ha imparate a scuola e se le ricorda tutte. Alfonsina è una persona dimessa, schiva, che si è spesa per la sua famiglia, e adesso, come se finalmente potesse dedicarsi un po’ a se stessa, ha sentito questo desiderio di avvicinarsi a Dio attraverso i Sacramenti».«È stata una cosa bella – racconta Alfonsina, nella sua semplicità – mi sembrava una cosa giusta da fare, essere battezzata». E poi sorridendo confessa sottovoce- «E poi “di Là”, bisogna andarci preparati!»