Prato
Le suore Domenicane lasciano San Niccolò dopo 700 anni. Si cerca un’altra famiglia religiosa
La notizia circolava già da tempo, ma la conferma è arrivata nei giorni scorsi. Per la scuola, ma possiamo dire per tutta la nostra città, si tratta di un passo storico perché le suore hanno sempre rappresentato un tutt’uno con San Niccolò. La decisione è stata presa dalla Curia generalizia della congregazione con sede a Torino. Le motivazioni le spiegano le stesse suore della comunità pratese nella lettera che ci hanno inviato e che pubblichiamo qui a fianco: «Siamo rimaste poche e anziane e ci sembra giusto prendere atto dei limiti oggettivi che la vita ci pone davanti». Attualmente la comunità pratese è composta da sei religiose, già decise le loro destinazioni: Firenze, Pistoia e Mondovì in provincia di Cuneo, dove le Domenicane hanno una casa di ospitalità e assistenza. La priora, la piemontese suor Matilde (ritratta nella foto in alto mentre posa la prima pietra delle mura ricostruite del Conservatorio), l’ultima suora ad essere stata preside del Conservatorio di San Niccolò, si dice molto dispiaciuta, «amo moltissimo San Niccolò, Prato e i pratesi», ci dice, ma è altrettanto consapevole della difficile situazione che stanno vivendo quasi tutte le congregazioni religiose.
« La Fondazione Conservatorio San Niccolò, nel giorno della comunicazione ufficiale del rilascio del Convento della famiglia religiosa – scrive il presidente Guido Giovannelli – esprime la propria gratitudine alla Madre generale suor Delfina, alla Priora suor Matilde ed a tutte le sorelle per l’amore con cui hanno servito la comunità pratese e, in special modo, la scuola di San Niccolò. Pur avendo lasciato ormai da anni ogni funzione didattica, le Suore hanno continuato a rappresentare l’anima di San Niccolò ed il segno tangibile della presenza di Dio all’interno del nostro complesso monumentale. Da cristiani, dobbiamo accettare consapevolmente, seppur con malinconia, la loro decisione – si legge ancora nella nota -, avendo la forza di leggere nella realtà pur sempre il segno di un misterioso disegno di Dio, che chiama noi tutti, laici per primi, ad una maggiore responsabilità per il bene di San Niccolò. Per questo non possiamo che leggere con fiducia il fatto che, dopo molti decenni, una consacrata come la professoressa Mariella Carlotti abbia accettato l’incarico di preside della scuola. Anche a lei, insieme con il corpo docente tutto, spetta il compito di portare avanti il messaggio di una scuola paritaria cattolica nella nostra città». Giovannelli annuncia inoltre l’intenzione di avere un’altra famiglia religiosa a San Niccolò: «Da parte nostra, che abbiamo accettato l’onere della governance della Fondazione, possiamo assicurare il massimo impegno per poter riportare, nel più breve tempo possibile, all’interno di San Niccolò, con l’aiuto di Dio e sotto la direzione di monsignor Vescovo, una nuova famiglia religiosa, che possa raccogliere il testimone della pluricentenaria esperienza domenicana. Per dirla con Manzoni – conclude il presidente – abbiamo la fiducia che deriva dalla consapevolezza che “Dio non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande”».
Il saluto ufficiale alle suore avverrà durante la tradizionale festa di San Nicola mercoledì 6 dicembre: alle 11, il vescovo Agostinelli presiederà la messa nella chiesa di San Niccolò. La sera, alle 21, nel refettorio antico, è in programma il concerto della pianista Anna Toccafondi del Conservatorio Cherubini di Firenze. Tutta la città è invitata a partecipare.
LA LETTERA DELLA COMUNITA’
«Cari pratesi, vi abbracciamo tutti. La nostra eredità sono i sogni di armonia e condivisione»
Le suore domenicane di S. Niccolò in Prato