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Le Radici del Futuro alla scoperta degli 007 del paesaggio
La scuola protagonista della terza puntata de “Le Radici del Futuro”, il primo laboratorio televisivo rurale, è l’Istituto d’istruzione superiore “Alberto Maria Camaiti” di Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo. Con il motto “una scuola per l’ambiente”, l’offerta formativa comprende un tecnico agrario e un professionale ad indirizzo forestale, con attività uniche nel settore, come spiega il dirigente scolastico Fabrizio Gai. A guidare alla scoperta della scuola è il professor Ivano Sensi, insegnante tecnico pratico con una passione sconfinata per la botanica e una decennale esperienza didattica, insieme a due studenti convittori: Silvia Gorelli di Siena e Giorgio Squadrani di Rimini.
Tra i tanti laboratori spicca quello di Selvicoltura, dove i ragazzi si esercitano con l’ausilio di strumentazioni all’avanguardia e innovativi microscopi. Sono poi numerosissime le attività tecnico-pratiche: dai rilievi topografici alla potatura negli oliveti, dalla raccolta nel frutteto alla produzione di miele nelle arnie. Fiore all’occhiello del Camaiti è la banca del germoplasma, che consente alla scuola di investire nella biodiversità grazie alla collaborazione con gli agricoltori del territorio. Con il docente Vincenzo Gonnelli scopriamo cosa studiano gli studenti che aspirano a diventare guardie forestali. Assistiamo all’abbattimento di un albero durante un intervento di utilizzazione forestale e alle misurazioni di un’esercitazione di dendrometria.
La rubrica “Fuori Campo” propone l’intervista al climatologo Giampiero Maracchi, mentre con “Campo Lungo” andiamo in Valdichiana presso Podere Peciano, azienda agraria ma anche zootecnica, gestita dalla famiglia Chiovoloni, che da 55 anni si occupa di mucca chianina.