Cultura & Società
Le Opere di Santa Croce e di Santa Maria del Fiore insieme per Dante
“La lezione di Dante e quella pacificazione dell’Italia, che nasce dalla condivisione della lingua e della cultura, saranno strumenti fondamentali per uscire dalla situazione gravissima di oggi”, affermano i componenti del Comitato per le celebrazioni dantesche costituito da qualche mese e di cui fanno parte, tra gli altri, Sergio Givone e Antonio Natali per l’Opera di Santa Maria del Fiore e don Alessandro Andreini, Giulio Conticelli e Marco Pallanti per l’Opera di Santa Croce.
“Fin da oggi, anzi oggi in modo speciale, è quanto mai importante rifarci alla parola del Poeta, che è non solo alta e profonda, ma necessaria, perché è una parola che viene a confermare una promessa di salvezza proprio nel momento in cui il nostro orizzonte si è fatto più buio”, sottolinea Sergio Givone.
L’obiettivo delle due Opere è anche quello di promuovere una pacificazione definitiva tra Dante e Firenze. “La Basilica di Santa Croce come spazio della memoria della cultura italiana si propone di svolgere il ruolo di luogo della riconciliazione tra il Poeta e Firenze – sottolinea Irene Sanesi, presidente dell’Opera di Santa Croce – L’imponente tomba vuota e la statua di Dante sul sagrato sono i simboli di una volontà di riappacificazione incompiuta che adesso, con il primo Dantedì del 25 marzo 2020 e soprattutto in occasione del 700esimo anniversario della morte di Dante del 2021, può trovare un nuovo corso”.
“La Commedia dantesca è un grande viaggio dentro l’uomo, alla ricerca delle sue luci e delle sue ombre, le sue povertà e le sue grandezze. Abbiamo più che mai bisogno di ricordarlo in questi giorni, segnati da sofferenza e smarrimento – sottolinea don Alessandro Andreini, vicepresidente dell’Opera di Santa Croce – ed è per questo che guardiamo al prossimo Centenario della morte del Sommo Poeta con la fiducia che l’umano potrà e saprà trovare nuove vie per esprimersi nella sua bellezza e dignità”.
In vista delle celebrazioni le due Opera stanno lavorando alla definizione un programma di iniziative comuni con l’obiettivo di riaffermare il ruolo di Dante come grande protagonista di cultura condivisa del Paese in un’ottica anche di contemporaneità. Centrale anche il tema del legame tra Dante e San Francesco (Santa Croce è basilica francescana). Nel calendario ci sono iniziative volte a raggiungere il grande pubblico e a far risuonare la voce di Dante nelle piazze, nei teatri e nelle chiese di Firenze. Particolare attenzione sarà dedicata alle Lecturae Dantis e all’interpretazione della poesia dantesca da parte dei maggiori poeti contemporanei.