Arezzo - Cortona - Sansepolcro

«Le nostre famiglie non abbiano paura di pregare insieme»

In queste settimane numerosi giovani fidanzati della zona pastorale di Cortona-Castiglion Fiorentino si incontrano, a Camucia e a Montecchio Vesponi, per pensare e riflettere su «Matrimonio e famiglia», l’importante traguardo che tra breve tempo si propongono di raggiungere. Siamo in un momento in cui la consapevolezza e la coerenza degli sposi cristiani vengono messe a dura prova in una società che vuole scalfire giorno per giorno quella roccia su cui si basa quella cellula primaria della convivenza umana che è la famiglia, fondata sul matrimonio e sul patto di amore e di fedeltà di un uomo e di una donna. Al francescano padre Benoni, vicario parrocchiale di Terontola, abbiamo chiesto una riflessione da offrire come dono e momento di riflessione ai giovani che si preparano a costituire una famiglia secondo gli insegnamenti del Vangelo.Padre Benoni, il miracolo delle nozze di Cana può essere attuale anche per i nostri giovani?«Quello che è accaduto ad un banchetto di nozze dimostra che Dio ama la sua creatura, ama l’umanità. Le nozze sono la circostanza giusta per dimostrarlo. Il miracolo dell’acqua trasformata in vino non viene compiuto da Gesù per avere prestigio e non è solo un dono per gli sposi, ma per fare dei suoi discepoli dei credenti. Fino a quel momento erano solo discepoli, cioè seguaci di un maestro; erano pieni di curiosità, forse in cerca di nuovi insegnamenti. Ora diventano “credenti” in Gesù. Hanno scoperto in Gesù una forza che non è umana, ma divina; ora seguono Gesù non perché ha novità da insegnare, ma perché viene da Dio. Conosciamo la vita degli apostoli: solo Giovanni non ha subito il martirio, gli altri hanno tutti dato la vita per Cristo. Hanno testimoniato Cristo con fedeltà nuziale, fino al dono totale».Anche le nostre famiglie sono chiamate a questa fedeltà nuziale.«Anche noi facciamo parte della cornice gioiosa di quella festa di nozze. Siamo chiamati anche noi a rendere testimonianza a Cristo nelle nostre famiglie».Come possiamo fare?«Non vergognandoci di Gesù, non vergognandoci di pregare insieme. Le famiglie veramente cristiane sono ancora oggi simbolo e testimonianza per il mondo dell’amore di Dio. Gli altri crederanno in Gesù nella misura in cui le nostre famiglie accoglieranno in sé l’amore di Dio. Questo è un compito splendido! Specialmente oggi, quando la famiglia sembra sgretolarsi incalzata da una mentalità laicista che mette al primo posto i comportamenti liberi ed egoistici. Addirittura oggi molti fanno a meno del matrimonio e vivono in unioni che chiamano libere, mentre, a pensarci bene, sono soltanto libertine».Un messaggio ai giovani che si preparano al matrimonio.«Gesù ha santificato il matrimonio con i suoi doni di grazia. Noi cristiani siamo chiamati ad andare controcorrente nella società di oggi, dando testimonianza di un amore vero e fedele. Dobbiamo essere capaci di comprendere il progetto che Dio ha su ciascuno di noi, realizzandolo giorno per giorno nella nostra famiglia».