Le Misericordie sono pronte a fare tutto quanto possono per scongiurare la separazione definitiva tra la giovane madre di Trento e la sua bambina.Non ci possiamo solo stupire o rammaricare di fronte a episodi sconcertanti come questo dice il Presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, Gabriele Brunini– ma siamo chiamati a offrire aiuto, accoglienza e lavoro a una madre in difficoltà che con coraggio ha rifiutato di abortire. Crediamo che un’associazione di volontariato cattolico come la nostra sia chiamata a dare ascolto in modo concreto agli insegnamenti della Chiesa per la salvaguardia e l’aiuto alla vita.Nella tradizione di aiuto al prossimo che caratterizza da secoli l’opera delle Misericordie prosegue Brunini- noi siamo pronti da subito a dare il nostro sostegno concreto a questa madre. Ho già ricevuto offerte in questo senso da diverse Misericordie di varie parti d’Italia. Ci stiamo già attivando per contattare l’avvocato della madre e i servizi sociali del comune interessato per offrire il nostro aiuto affinché possa essere costruita una soluzione che consenta di creare le condizioni economiche indispensabili per il bimbo, senza ricorrere alla separazione dalla madre. Non vogliamo polemizzare con nessuno, ma crediamo che separare un figlio da una madre sia uno degli atti più drammatici che possano esistere. Non vi si può ricorrere a cuor leggero, ma solo quale estrema ratio, quando nessuna altra strada è possibile. Noi siamo pronti immediatamente a fare tutto quanto possiamo per scongiurarlo.