Toscana

Le località toscane «patrimonio dell’umanità Unesco»

Con l’ammissione della Val d’Orcia nella lista del patrimonio dell’umanità Unesco, salgono a sei i siti della Toscana che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento. Ecco l’elenco completo:

1982 – Centro storico di Firenze. Costruita su un sito etrusco, la città di Firenze, simbolo del rinascimento, ha giocato un fondamentale ruolo economico e culturale durante l’epoca dei Medici (XV e XVI secolo). I sei secoli di straordinaria creatività artistica della città sono illustrati, soprattutto, nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore (XIII secolo), nella Chiesa di Santa Croce, nel Palazzo degli Uffizi e nel Palazzo Pitti, vere e proprie testimonianze viventi dell’opera di artisti come Giotto, Brunelleschi, Botticelli e Michelangelo.

1987 – La piazza del Duomo di Pisa, che conserva, lungo un ampio prato, un complesso monumentale celebre nel mondo intero. Si tratta di quattro capolavori dell’architettura medievale che hanno esercitato un’ampia influenza sulle arti monumentali italiane tra l’XI ed il XIV secolo: la Cattedrale, il Battistero, il Campanile (la Torre pendente) ed il Camposanto.

1990 – Centro storico di San Gimignano, detto delle “Belle Torri”, si trova in Toscana, 56 Km a sud di Firenze. Era un importante punto di ristoro per i pellegrini che si recavano a Roma o tornavano da essa lungo la via Francigena. Le famiglie nobili che controllavano la città avevano costruito ben 72 case-torri alte fino a 50 metri, simboli della propria ricchezza e potere. Di queste torri ne restano solo 14, ma San Gimignano ha conservato la sua atmosfera ed il suo aspetto feudale. La città conserva, inoltre, degli importanti capolavori dell’arte italiana del XIV e XV secolo.

1995 – Centro storico di Siena. Siena rappresenta uno degli archetipi di città medievale. Trasponendo sul piano architettonico la rivalità con Firenze, i suoi abitanti hanno inseguito, attraverso gli anni, una visione gotica ed hanno saputo conservare, nella loro città, l’aspetto acquisito tra il XII ed il XV secolo. In quell’epoca, Duccio, i fratelli Lorenzetti e Simone Martini, hanno tracciato i sentieri dell’arte italiana e, in modo più ampio, europea. L’intera città, proiettata verso quel capolavoro di spezio urbano che è la Piaza del Campo, venne concepita come un’opera d’arte perfettamente integrata al paesaggio circostante.

1996 – Centro storico della città di Pienza. E’ in questa cittadina toscana che i concetti urbanistici del Rinascimento vennero applicati per la prima volta, in seguito alla decisione presa da Papa Pio II, nel 1459, di trasformare la propria città natale e di affidare quest’opera a Bernardo Rossellino. Quest’ultimo mise in pratica gli insegnamenti ricevuti dal maestro Alberti, traducendo la sua nuova visione urbana nella straordinaria creazione di Piazza Pio II, attorno alla quale svetta il palazzo Piccolomini, il palazzo Borgia e la cattedrale, dall’aspetto tipicamente rinascimentale, il cui interno si ispira, tuttavia, al tardo-gotico delle chiese della Germania meridionale.

2004 – Val d’Orcia. Questa la motivazione ufficiale: “La Val D’Orcia è una testimonianza eccezionale del modo in cui il paesaggio è stato ridisegnato nel Rinascimento per riflettere gli ideali di buon governo e creare un’immagine esteticamente gradevole. Il paesaggio della Val D’Orcia è stato celebrato dai pittori della Scuola Senese, fiorita durante il periodo rinascimentale. Le immagini della Val d’Orcia e, in particolare, le raffigurazioni di paesaggi in cui le popolazioni appaiono vivere in armonia con la natura, sono diventate delle icone del Rinascimento e hanno profondamente influenzato lo sviluppo di una cultura del paesaggio mondiale”.