Vita Chiesa

LE INIZIATIVE DEI VESCOVI POLACCHI IN RICORDO DI GIOVANNI PAOLO II

“Una lettera pastorale rivolta a tutto il popolo di Dio che è in Polonia, nella quale offrire una sintesi di questo grande pontificato di Giovanni Paolo II e l’intenzione della Chiesa polacca di continuare ad onorare il Papa scomparso il 16 ottobre, data della sua elezione, con una giornata a livello ecclesiale”. Sono due delle iniziative discusse dal Consiglio episcopale permanente della Conferenza episcopale polacca, delle quali ha parlato il segretario generale, mons. Piotr Libera, nell’intervista sul numero odierno di SirEuropa. I vescovi polacchi si riuniranno il 2 maggio al santuario di Jasna Gura, per prendere decisioni più concrete. “Nella lettera pastorale – spiega mons. Libera – i vescovi indicheranno ai fedeli l’esigenza di aprirsi al dono che Dio vorrà fare a tutta la Chiesa universale con il nuovo Papa, che per quella data presumibilmente potrebbe essere già stato eletto”.

Già da alcuni anni in Polonia il 16 ottobre si tengono celebrazioni in onore di Giovanni Paolo II: concerti, simposi di studio teologici e scientifici, una raccolta di fondi in tutte le chiese del Paese per borse di studio agli studenti poveri. “Dalle diocesi e parrocchie – dice mons. Libera – si ha notizia di decine di iniziative quali pellegrinaggi, mostre, concorsi per i giovani.

Tra le novità si parla anche di un sito Internet dove far confluire interventi e pensieri su questo grande Papa”. È stata anche avanzata l’idea di dedicare il 2 di ogni mese a giornata di preghiera in memoria di Giovanni Paolo II, con riunione nelle chiese principali la sera, lettura di brani e testi del Papa scomparso e termine alle 21.37, ora della sua morte.

“La fede dei polacchi è stata lungamente provata negli anni del comunismo – ha detto ancora mons. Libera a proposito dell’influsso di Wojtyla sulla nazione -. Il ‘primate del millennio’, Stefan Wyszynski, ha lavorato insieme a tutta la Chiesa per difendere la fede e preparare il terreno al futuro. Senza dubbio, il pontificato di Wojtyla ha fatto ulteriormente crescere e rafforzare la fede popolare, soprattutto con quella ‘pioggia dello Spirito’ rappresentata dalle sue visite apostoliche. Nel suo viaggio del 1991, il Papa ci disse che prima del 1989 la Chiesa aveva difeso e dato voce a coloro che non l’avevano, ora doveva invece difendere l’uomo davanti a se stesso. Parlava delle lusinghe del libertarismo con tutti i rischi che lo accompagnano. Come Chiesa siamo chiamati, anche grazie al suo insegnamento, a preservare la libertà che abbiamo ricevuto, evitando che gli uomini sbaglino strada”.Sir