Sono tre le encicliche scritte da Papa Benedetto XVI: Deus caritas est la prima uscita nel 2005, la Spe Salvi redatta nel 2007 e la Caritas in veritate pubblicata nel 2009. E’ partito quindi con un’enciclica dedicata al tema dell’amore Benedetto XVI, perché come spiega lo stesso Pontefice nella prefazione “questa parola oggi è così sciupata, così consumata e abusata che quasi si teme di lasciarla affiorare sulle proprie labbra. Eppure è una parola primordiale, espressione della realtà primordiale; noi non possiamo semplicemente abbandonarla, ma dobbiamo riprenderla, purificarla e riportarla al suo splendore originario, perché possa illuminare la nostra vita e portarla sulla retta via”. Poi si è soffermato sul tema della speranza anche in questo caso facendo capire da subito ai lettori il motivo della sua scelta. Nell’introduzione infatti scrive: “La « redenzione », la salvezza, secondo la fede cristiana, non è un semplice dato di fatto. La redenzione ci è offerta nel senso che ci è stata donata la speranza, una speranza affidabile, in virtù della quale noi possiamo affrontare il nostro presente: il presente, anche un presente faticoso, può essere vissuto ed accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino”. Quindi nel 2009 è uscita la Caritas in veritate, che è il messaggio centrale della fede cristiana. “Gesù Cristo — scrive il Pontefice — si è fatto testimone con la sua vita terrena e, soprattutto, con la sua morte e risurrezione, della carità nella verità, che è la principale forza propulsiva per il vero sviluppo di ogni persona e dell’umanità intera”. Servizio di Michele Francalanci