Toscana

Le due bandiere dell’Italia

Almeno 350 mila persone hanno reso omaggio nel Sacrario delle Bandiere al Vittoriano, dove era stata alelstita la camera ardente, alle 19 vittime italiane di Nassiriya. la lunga processione non si è interrotta neanche nella notte. A rendere omaggio ai nostri caduti, assieme alle più alte cariche dello Stato (tra gli altri Ciampi, Berlusconi, Pera, Casini, Fini, Martino, Alemanno) tanta gente comune, che ha atteso anche 4 ore in fila per entrare. Commovente l’incontro di Ciampi con i familiari delle vittime. Il Presidente della Repubblica era rientrato in anticipo dal viaggio ufficiale negli Stati Uniti per essere presente all’arrivo a Ciampino del corpo della 19ª vittima, il caporale Petrucci. I solenni funerali, celebrati dal card. Camillo Ruini, si tengono alle 11,30 nella Basilica di San Paolo, a Roma. Poi le salme dei carabinieri saranno trasferite alla scuola allievi in via Carlo Alberto della Chiesa, mentre quelle dei militari saranno portate alla Cecchignola.

Alle vittime della nostra missione di pace in Iraq ha voluto rendere omaggio anche il Papa con un messaggio inviato ai vescovi italiani riuniti ad Assisi per la 52/a assemblea generale della Cei. «Insieme a voi affido al Signore gli italiani che sono caduti in Iraq, compiendo il loro dovere al servizio di quelle popolazioni. Mi unisco spiritualmente a voi – scrive Giovanni Paolo II – per invocare il dono della pace sull’umanità tormentata da tanti sanguinosi conflitti”.

In segno di lutto oggi bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici pubblici, serrande abbassate, vetrine listate a lutto e un minuto di raccoglimento in tutte le scuole. La Rai non trasmetterà spot pubblicitari per tutto l’arco della giornata. Mediaset, network commerciale, per la prima volta aderisce alla giornata di lutto nazionale e le sue reti non manderanno in onda spot pubblicitari dalle 11 alle 14.

Il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini ha invitato tutti gli italiani a esporre una bandiera tricolore sul proprio balcone, in occasione della giornata di lutto nazionale per i funerali di Stato per i caduti di Nassiriya. «Esponiamo il tricolore dal balcone – ha detto il vice premier – perché è il momento in cui un popolo si ritrova. I simboli contano – ha aggiunto Fini – e forse aveva ragione quel poeta quando scriveva che un popolo che non ha i suoi eroi rischia di non avere più una identità».

Anche le Acli hanno lanciato un appello perché assieme alla bandiera arcobaleno della pace venga esposta dai balconi anche quella nazionale, augurandosi che quella di martedì sia una giornata di riconciliazione per il paese. «Il nostro giudizio sulla guerra preventiva e sull’unilaterlaismo non è affatto mutato – scrive il presidente nazionale Luigi Bobba -. Davanti alla strage di Nassiriya chiediamo ancora una volta di accelerare il trasferimento dei poteri agli iracheni, e di seguire il percorso indicato dalla risoluzione delle Nazioni Unite. Tuttavia, come ha ribadito il Capo dello Stato a Bush, la missione di pace italiana in Iraq non è andata per prendere parte al conflitto, ma per contribuire alla ricostruzione del Paese. Auspichiamo quindi che volontariato civile e forze militari di peacekeeeping non siano realtà né contrapposte né antagoniste, ma complementari ed alleate».«Abbiamo davanti agli occhi, insieme, – prosegue Bobba – Annalena Tonelli, volontaria uccisa in Somalia lo scorso 5 ottobre, medico, trent’anni spesi con i poveri e i malati in Africa, e Massimo Ficuciello tenente dell’esercito morto nell’attentato di Nassirya, già funzionario di banca, che lascia il lavoro per la missione in Iraq. Due percorsi diversi. Una grande comunanza di idealità. Hanno entrambi dedicato la loro vita alla stessa causa umanitaria: la costruzione di un mondo più giusto e più in pace».

L’Italia piange i suoi soldati

Restare in Iraq ma in un ottica diversa