Arezzo - Cortona - Sansepolcro

LE ACLI ARETINE: storia di lavoratori «dell’altra parte»

Erano quasi tutti sorti nell’immediato dopoguerra e nei primi anni Cinquanta. Si trovano per lo più a fianco della canonica. I locali erano spesso stati costruiti grazie all’opera volontaria di operai e contadini che dopo il lavoro rispondevano con generosità all’appello del parroco. Erano gli anni in cui con altrettanta rapidità nacquero le Case del Popolo e nel Paese si costruì, in modo unitario, prima la democrazia e poi si visse l’accesa contesa socio-politica conseguente all’insanabile rottura fra comunisti e cattolici. E’ lo spazio di tempo compreso fra il 1945 e il 1955 che Agostino Coradeschi ha scelto per raccontare la storia delle Acli aretine, dalla nascita fino alla sua definitiva affermazione nel territorio: un’associazione ancora oggi importante nel Paese a sessant’anni dalla sua fondazione.Con il suo noto stile di scrittura scorrevole e garbato, con la sua rigorosa e documentata ricerca già provata in altri lavori, l’autore ci fa capire le regioni sociali e religiose che giustificarono la nascita di un’associazione di lavoratori cristiani; ci fa ripercorrere la vita formativa, ricreativa, assistenziale delle Acli aretine con le molte figure che hanno fatto la storia recente della nostra terra.Le Acli nacquero a Roma nel 1944. Il primo marzo 1945 iniziò a funzionare anche il Patronato per l’assistenza sociale ai lavoratori, pur fortemente contrastato dalla componente comunista dell’allora sindacato unitario. Nello stesso mese il movimento aclista, ricevuto da Pio XII, ebbe una sollecitazione vigorosa per la sua diffusione. Disse papa Pacelli: «Le associazioni cristiane dei lavoratori sono oggi un mezzo indispensabile di apostolato. Osservate i nemici di Cristo, essi mettono a profitto le difficoltà della vita operaia per guadagnare l’anima dei lavoratori». A quell’appello risposero con prontezza i Vescovi toscani e fra cui Emanuele Mignone ad Arezzo. In breve tempo le Acli si diffusero in tutto il territorio. Ad Arezzo sorsero il 6 aprile 1945; ad agosto si costituì il primo circolo comunale in città. Pochi giorni dopo nacquero i circoli di San Giovanni Valdarno e di Loro Ciuffenna. Alla fine del 1945 gli iscritti alle Acli in provincia erano trecento, un anno dopo seicentocinquanta e quasi seimila in Toscana. Nel 1947 gli iscritti erano seimila nella sola provincia di Arezzo e sarebbero diventati oltre undicimila nel 1955.Ma al di là dei numeri che parlano della crescita del movimento l’opera di Coradeschi è capace di condurci nel clima autentico di quegli anni. Qui il testo diventa davvero piacevole specie quando non tralascia di raccontare fatti apparentemente secondari: Pio XII che domanda in un’udienza privata al Vescovo Mignone come vanno le Acli ad Arezzo, e al ritorno il Vescovo scrive una lettera pastorale sull’argomento; il suono del «campano» comunale di Arezzo per spingere operai comunisti a contestare, nel marzo 1947, una distribuzione dello zucchero che le Acli avevano ricevuto in dono dai cattolici irlandesi; la vigorosa protesta delle curia diocesana per un «veglione danzante» tenuto nella sala del circolo di Verniana nel 1952; la realizzazione di una mensa economica per i lavoratori nel 1949 ad Arezzo; la costruzione della casa per ferie di Montanino di Camaldoli – oggi tristemente abbandonata – grazie all’aiuto di Fanfani e dello stesso Pio XII; la vita ordinaria nei circoli dove si tengono corsi agrari, si fa scuola ai disoccupati e intensa formazione sociale, ma dove si fa anche politica, si gioca a carte e si beve vino. Un insieme di aspetti che contribuiscono a comporre un prezioso affresco «sugli operai e sui contadini dell’altra parte, quella bianca» delle nostre valli.Un’ultima annotazione: ormai l’autore, per le sue numerose ricerche sulla recente storia aretina, può concedersi di dare giudizi su fatti e personaggi. Un terreno più arduo e rischioso del documentarista ma che trasforma il ricercatore in storico; un passo che adesso Coradeschi può azzardare.Agostino CoradeschiLe Acli aretine, dalla nascita al consolidamento 1945 – 1955a cura della Presidenza Acli di ArezzoMasso delle Fate edizioni, 2005Alessandro Gambassi