(ASCA) – Gli operai della Eaton di Massa, stabilimento chiuso da due anni, stanno occupando l’autostrada A12 in prossimità del casello della città toscana. Al momento di entrare nell’autostrada si sono verificati degli scontri con le forze dell’ordine e, secondo quanto riferiscono i sindacati, un membro della Rsu, rimasto contuso, è stato portato all’ospedale. Protestiamo – spiega Domenico Bianchini della Rsu – contro l’atteggiamento della Eaton che ha rifiutato la cassa integrazione in deroga, e in generale contro le multinazionali. La multinazionale americana, infatti, non chiederà la cig in deroga che, nelle intenzioni delle istituzioni, sarebbe servita come ammortizzatore sociale per i 350 dipendenti in attesa di un possibile progetto di reindustrializzazione dell’area. Per i lavoratori dello stabilimento la cassa integrazione scade il 14 dicembre e da quel momento saranno senza stipendio. Al momento al presidio in atto sull’autostrada sono arrivati anche il sindaco di Massa, il presidente della Provincia e il Prefetto.Come Rsu – spiega Bianchini – avevamo creato un cordone in testa al corteo, ma le forze dell’ordine ci hanno caricato e siamo rimasti un pò tutti contusi. Sul fatto si accende la polemica politica. C’è anche un ferito – commenta Marco Manneschi, vicecapogruppo IDV in Consiglio regionale – tra gli operai caricati dalla polizia durante il picchetto all’ingresso dell’autostrada a Massa: si tratta di un componente della RSU. I lavoratori sono esasperati dall’atteggiamento della Eaton, che rifiuta senza giustificato motivo di esaminare le tre proposte di reindustrializzazione. In questa situazione chiediamo al Ministro Maroni – conclude Manneschi – se sia possibile far caricare i manifestanti come negli anni ’60. Forse è proprio questo quello che vuole il ministro, vista l’assenza di proposte e politiche industriali del governo. Gravissimo – affermano segreteria regionale Prc e il Gruppo Federazione della Sinistra – Verdi – in Regione quanto avvenuto oggi presso il casello autostradale di Massa. La carica delle forze dell’ordine ha il segno di voler colpire la sacrosanta protesta dei lavoratori dell’azienda massese, intenti ad una occupazione simbolica e temporanea, con modalità pacifiche, del casello autostradale al fine di rivendicare il proprio diritto al loro, dopo due anni di cassa integrazione e nel momento in cui una proprietà aziendale che nega loro l’accesso futuro agli ammortizzatori sociali e le prposte di rilancio del sito produttivo.