Toscana
LAVORO MINORILE, ACCORDO REGIONE-SINDACATI CONTRO SFRUTTAMENTO DEI MINORI
Rafforzare le procedure di controllo e di sanzione nei confronti delle aziende che utilizzano, direttamente o indirettamente, il lavoro minorile; sostenere le politiche di diritto allo studio; promuovere, attraverso le famiglie, attività educative, ricreative e formative per il tempo libero di ragazze e ragazzi. Queste alcune delle misure previste nel protocollo d’intesa per promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e contro lo sfruttamento dei minori che è stato firmato oggi dal presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, e dai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Luciano Silvestri, Gianni Salvadori e Vito Marchini.
Regione e sindacati si impegnano a mettere in atto, da subito, una serie di iniziative per contrastare il lavoro minorile, ritenuto una grave lesione dei valori essenziali della nostra convivenza sociale e dei diritti umani fondamentali. Una maggiore educazione e la promozione della responsabilità sociale delle imprese sono state individuate come chiavi di volta per rispondere al fenomeno, facendo leva sul mondo della scuola, sulla famiglia e sulla sensibilizzazione di aziende e consumatori.
Tra i punti fondamentali dell’accordo firmato si trova la decisone di rafforzare meccanismi di controllo e sanzioni nei confronti delle aziende toscane di produzione e commercializzazione che sfruttino, anche indirettamente, il lavoro di minori. A questo impegno si affiancano la promozione ed il sostegno ad ogni attività mirata a contrastare il fenomeno anche sul piano internazionale, il rilancio del ruolo dei sindacati e delle Organizzazioni non governative nelle attività di prevenzione, la lotta allo sfruttamento sessuale dei bambini, portata avanti a livello regionale con la creazione di un elenco delle agenzie di viaggio che combattono il turismo sessuale e con il sostegno alla loro attività.