Arezzo - Cortona - Sansepolcro

«Lavoro e viabilità per ripartire» La parola ai ventenni valtiberini.

Una valle che ha dei problemi, ma in cui ancora si vive bene e si vuol programmare il proprio futuro». Questo quanto pensano i giovani ventenni valtiberini della propria terra. Ne abbiamo avvicinati alcuni in questi giorni in cui la «Terra di Piero» sta vivendo momenti di tensione per il futuro di una delle sue industrie storiche: la Buitoni. Una situazione che ha aperto un acceso dibattito in Valtiberina sul futuro economico e sociale, un discorso nel quale non possono non essere sentite le voci degli «Adulti di domani». Qual è la priorità che i ragazzi nati negli anni ’80 sottoporrebbero ai propri amministratori locali? La risposta è praticamente unanime: la viabilità. In particolare, secondo Riccardo, 23 anni di Anghiari, studente universitario ad Urbino, «La gestione delle strade nel nostro territorio è fortemente carente. Il problema non riguarda soltanto le vie di comunicazione che non vengono costruite, ma anche quelle che esistono già e la cui manutenzione lascia a desiderare». Il riferimento alla grave condizione in cui verte la E-45, soprattutto in direzione nord, è chiaro. Altro punto cruciale è quello del turismo, un settore su cui la Valtiberina può e deve puntare di più: «Il nostro territorio non ha nulla da invidiare ad altri luoghi ben più rinomati – dice Elisa 21enne biturgense – e rappresenta un posto dove poter passare delle ottime vacanze». «Si dovrebbero incentivare maggiormente iniziative ed eventi, non solo per attrarre turisti ma anche e soprattutto per coinvolgere i giovani», aggiunge Riccardo. «Per quelli della mia età ci sono poche manifestazioni – conferma Michele, 23 anni – in questo senso si dovrebbe dimostrare attenzione verso i giovani non solo con le parole ma anche e soprattutto con i fatti». Ma l’alta valle del Tevere ha qualcosa da offrire ai giovani d’oggi? Secondo Giacomo, 19 anni residente a Sansepolcro ma studente a Città di Castello, «Da questo punto di vista siamo molto carenti. Anche in campo lavorativo ci sono pochi sbocchi». Concorda su questo punto Elisa: «Se nel proprio campo lavorativo si vuole raggiungere un certo livello, non si può restare qua». Ma come vedono la situazione economica della propria terra i ventenni della Valtiberina?. «Non la vedo per niente bene, per lo meno fin che non sarà risolto per il meglio il caso Buitoni», commenta Michele. Anche per Giacomo, il futuro della storica azienda alimentare, «Sarà decisivo». Secondo Riccardo invece: «Nella provincia di Arezzo, in generale, non si sta così male. In Valtiberina però, la situazione è leggermente diversa. Mancano sbocchi e l’economia ne risente». Per tutti però c’è un punto fermo: la qualità della vita che offre questa terra, in termini di benessere e di tranquillità, è difficile trovarla altrove. Proprio per questo «Se dovessi pensare al mio futuro, non potrei che progettarlo qua», dice Michele. «Sì, anche io vorrei continuare a vivere a Sansepolcro», conferma Giacomo. «Vorrei restare nella mia terra ma penso proprio che me ne andrò, anche perché non ci sono grande possibilità lavorative», dice Elisa. Chissà se un giorno qualcuno non possa farle cambiare idea. di Lorenzo Canali