Vita Chiesa
Lavoro e festa, mons. Bregantini: E’ il momento di essere intraprendenti
(Bari, dagli inviati Sir) – «Coniugare fede e vita, la Bibbia con il giornale». Così ha esordito oggi mons. Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano e presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, al convegno dei direttori diocesani della pastorale sociale, in corso a Bari fino al 28 ottobre. Affrontando il tema del «vivere la famiglia, il lavoro e la festa», mons. Bregantini ha sottolineato l’importanza «che la Chiesa accompagni gli uomini nel loro cammino»: viviamo una situazione di «vulnerabilità», nella quale emerge con forza che «quel Dio che abbiamo buttato fuori dalla porta, seguendo i dettami della logica illuministica, rientra timidamente dalla finestra, perché mai come oggi certi valori sono diventati preziosi e fondamentali». C’è quindi bisogno di un «ritorno alla fede e all’etica». Il nostro tempo, ha osservato l’arcivescovo, può essere paragonato alla stagione autunnale, dove cadono le foglie, «ma l’albero non muore se mantiene le sue radici». L’autunno è anche il tempo della semina, «momento per essere intraprendenti e consapevoli». In questa realtà come porre i tre doni di Dio: famiglia, lavoro e festa? «La famiglia – ha risposto il presule – non può essere concepita senza gli altri due doni, che vanno visti come due grandi ali, dove lavoro è sinonimo di dignità mentre festa di gratuità, e per poter volare servono entrambi». (Sir)