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LAVORO: ACLI, «NEL MONDO DIMINUISCONO DIRITTI E TUTELE E AUMENTANO LE DISCRIMINAZIONI»

Nel mondo diminuiscono diritti e tutele per i lavoratori e peggiorano le condizioni di lavoro: aumentano il lavoro forzoso e obbligatorio e le discriminazioni in base al sesso, all’età, al gruppo etnico di provenienza. Se ne è parlato oggi a Roma nel corso del 1° Forum internazionale delle organizzazioni cristiane dei lavoratori promosso dalle Acli, che vede riuniti fino a domani oltre 150 dirigenti da tutto il mondo. Il lavoro forzoso e obbligatorio, ad esempio, “si esprime nel terribile e ignominioso traffico internazionale di persone umane – ha raccontato Sandro Calvani, dirigente delle Nazioni Unite a Bogotà, in Colombia -. Quasi ovunque si sono sviluppate decine di forme moderne di schiavitù e di sequestro dei lavoratori, come la partecipazione obbligatoria ai lavori pubblici, lo sfruttamento del lavoro domestico 24 ore al giorno per sette giorni la settimana, la prostituzione asservita, i corrieri della droga, le false adozioni, i bambini soldato, i traffici di lavoratori per la pesca, le servitù per debito”.

Alcune soluzioni possibili, secondo l’esperto delle Nazioni Unite, implicano “una vasta coscientizzazione pubblica”, misure preventive e “un serio sforzo per processare i criminali sfruttatori del lavoro forzoso, senza farsi influenzare da nessuno”.

Calvani ha anche ricordato che “il diritto del lavoro più dimenticato è l’eliminazione delle discriminazioni sul lavoro”, con caratteristiche nuove rispetto al passato: “Si discriminano i lavoratori per la loro razza, gruppo etnico o semplicemente per il colore della pelle. Nella maggior parte dei Paesi del mondo le donne sono pagate meno degli uomini ed escluse da molte occupazioni. La nazionalità e il credo politico sono viste con sospetto se diverse da quella maggioritaria. Perfino l’età e gli handicap fisici sono ottime ragioni di squalificazione”. Per ovviare a tanti di questi diritti violati il funzionario Onu ha suggerito di “garantire i diritti del lavoro nei trattati di libero commercio”, “promuovere i codici di buona condotta etica industriale”, “trovare più spazio per i commerci giusti e solidali e contribuire a formare le coscienze dei consumatori”.

Tutti gli aderenti all’associazione, domenica 1° maggio – apice dei festeggiamenti per il 60° anniversario della fondazione delle Acli – si recheranno in piazza San Pietro per partecipare alla recita del Regina Cæli insieme con Benedetto XVI. Prima, alle ore 11.00, nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia, mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, presiederà la messa che celebrerà i 50 anni della Festa di San Giuseppe lavoratore, istituita nel 1955 da Pio XII.Sir