Basterà un’autocertificazione, in cui dichiarare di essere professionista o tirocinante, e una semplice domanda in banca. Nessun progetto da produrre e illustrare, nessuna lunga trafila da seguire o garante da trovare, per chi garanzie non ha. A dare credito ai giovani professionisti e tirocinanti ci penserà infatti la Regione. Basterà attendere al massimo un mese: il tempo per la verifica della dichiarazioni da parte di Artea, l’agenzia regionale che si occupa di erogazioni (solitamente in agricoltura). Dopodiché, previa valutazione delle banche, il prestito sarà subito concesso: fino a 3.000 euro per i tirocinanti con non più di 30 anni, 9.000 al massimo per i giovani professionisti fino a 40 che intendono mettere su uno studio, anche on line e magari associato. Finanziamenti a tasso fisso tutti e due restituibili in cinque anni, a condizioni di tutto vantaggio. Il protocollo di accordo è stato firmato stamani a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della giunta regionale, dall’assessore alle riforme e alle professioni con le prime banche che hanno deciso di aderire al progetto di sostegno ai giovani professionisti, primo e unico in Italia e parte della legge sulle professioni proposta dalla giunta e approvata dal Consiglio regionale l’anno scorso. Per adesso le banche sono 14 (che considerando la trentina di istituti rappresentati dalla Federazione delle banche di Credito cooperativo diventano di fatto oltre quaranta). Ma potranno ulteriormente crescere. Per garantire i prestiti, in un periodo di innegabile stretta creditizia o dove maggiori sono comunque le garanzie che in genere gli istituti bancari richiedono, la Regione ha messo sul piatto un fondo da un milione di euro, che per effetto di un moltiplicatore tecnico permetterà di dare prestiti ad ol tre mille professionisti. Le banche, da parte loro, hanno offerto sconti sui tassi massimi applicati. Si tratta di un altro modo per combattere ed affrontare la crisi economica in atto, ha sottolineato l’assessore alle professioni della Toscana. Ma è anche uno strumento, ha poi aggiunto, per cercare di facilitare la mobilità sociale: perché, ha spiegato, se per il figlio di un professionista è più facile mettere su uno studio, non altrettanto si può dire del figlio di un operaio o di un artigiano. E la società toscana e italiana, spesso troppo ingessata, ha bisogno invece di una maggiore dinamicità.Le banche che hanno aderito. Le banche che oggi hanno firmato l’accordo sono la Banca Monte dei Paschi di Siena, la Banca Cassa di Risparmio di San Miniato, la Banca Cariprato Cassa di risparmio di Prato, la Banca Cassa di risparmio di Volterra, la Banca Cassa di Risparmio di Carrara, la Banca Fede rico del Vecchio, la Banca Etruria, la Federazione delle Banche di credito cooperativo, la Banca Monte di Lucca, la Banca di Credito cooperativo di Cambiano, la Banca Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia, la Banca Cassa di risparmio di Firenze e la Cassa di Risparmio della Spezia, la Cassa di risparmio di Lucca, Pisa e Livorno.Spread dal 1,25 al 3%, prestiti dal 4 al 5,75%. I tassi sui prestiti varieranno da banca a banca. Ciascun istituto ha proposto infatti condizioni diverse. Mediamente spread e tassi risultano comunque dimezzati rispetto a quelli di mercato e un giovane professionista o un tirocinante toscano avrà un prestito in cinque anni, a tasso fisso, con interessi mediamente tra il 4 e il 5,75 per cento. Senza alcuna spesa di istruttoria e con la possibilità di estinguere anticipatamente il finanziamento senza penale.Le offerte più basse sono quelle della Banca Cassa di risparmio di Volterra e della Cariprato Cassa di risparmio di Prato: 1,25% di spread massimo, ovvero il margine di guadagno dell’istituto, che sommato all’indice Eurirs che si usa per i prestiti a tasso fisso (e varia giorno giorno) diventa un finanziamento al 4 per cento. Il Monte dei Paschi di Siena, la Banca di Credito cooperativo di Cambiano, la Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia, la Cassa di risparmio di Firenze e la Cassa di risparmio della Spezia applicheranno al massimo uno spread dell’1,50 per cento e quindi un tasso, ad oggi, del 4,25 per cento. La Cassa di risparmio di Lucca, Pisa e Livorno ha proposto uno spread massimo dell’1,75 per cento e dunque un tasso finale, ad oggi, del 4,5. Alla Banca Federico del Vecchio e alla Banca Etruria lo spread sarà del 2% e il tasso pari al 4,75. La Banca Cassa di Risparmio di San Miniato si è impegnata a non applicare spread superiori al 2,5% (con tassi, ad oggi, del 5,25%). Lo stesso ha fatto la Federazione delle Banche di Credito cooperativo, che raccogl ie una trentina di diversi istituti in tutta la Toscana: in nessuna verranno applicati spread più alti del 2,5%, ma ciascun istituto sarà comunque libero di abbassare, per proprio conto, l’asticella.La Banca Cassa di risparmio di Carrara e la Banca Monte di Lucca applicheranno uno spread del 3% e quindi un tasso del 5,75.Una semplice autocertificazione. Per richiedere la garanzia basterà una semplice autocertificazione. E’ l’unico documento richiesto al giovane professionista o tirocinante. La domanda si presenta in banca, ad uno degli istituti che hanno deciso di aderire all’accordo. La banca la raccoglie, insieme agli altri documenti che riterrà necessari per il prestito, e invia il tutto ad Artea, l’agenzia che gestirà il fondo da un milione di euro messo a disposizione dalla Regione Toscana. Sarà Artea a verificare, entro un mese al massimo, se il professionista ha tutte le caratteristiche per poter usufruire del sostegno. Dopodiché, nel caso di riscontro positivo, rilascerà alla banca la garanzia e l’istituto potrà erogare il prestito.Chi ha diritto. Per poterne usufruire occorre essere un tirocinante con non più di 30 anni, appena uscito dalla scuola o dall’università e alle prese con la pratica d’ufficio, oppure un giovane professionista fino a 40 anni. Nel caso dei tirocinanti il prestito va utilizzato per l’acquisto di strumenti informatici: per acquistare un computer, accessori o la licenza di un programma. Ai giovani professionisti servirà a mettere su uno studio. Vanno bene anche gli studi on-line. E nel caso di studi associati il prestito può essere richiesto da ciascun socio.Potranno beneficiare dell’aiuto non solo i professionisti iscritti ad ordini o collegi professionali, ma anche quelli che fanno capo ad associazioni o fondazioni (pur con personalità giuridica riconosciuta e precisi standard e requisiti, a partire da un codice deontologico, a garanzia del consumatore). Gli elenchi delle associazioni riconosciute sarà trasmesso dalla Regione ad Artea. All’elenco degli iscritti provvederanno Ordini ed Associazioni. E lo stesso vale per i tirocinanti, di cui ciascun Ordine ed Associazione conserva un elenco apposito. Rate tra 50 e 175 euro al mese. Un tirocinante può chiedere al massimo un prestito da 3.000 euro in cinque anni, un giovane professionista fino a 9.000 sempre in cinque anni. Importi e durata possono naturalmente essere anche inferiori. Nel caso di un prestito da 3.000 euro in cinque si pagheranno, a seconda dell’istituto scelto, da 230 a 460 euro di interessi, con rate mensili da 54 a 58 euro. Per un prestito da 9.000 euro gli interessi, sempre in cinque anni, oscilleranno tra 700 e 1400 euro, con rate mensili tra 160 e 175 euro. Tra un mese in banca. Lunedì la giunta affiderà ad Artea la gestione del fondo. Per la fine di giugno al massimo potranno essere erogate le prime garanzie. Entro un mese i giovani professionisti potranno dunque recarsi in banca. (cs-Walter Fortini )