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L’arte sacra di Castiglioni a Roma.

Fino all’11 aprile il Museo nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma ospita la mostra «Sacra Mirabilia. Tesori da Castiglion Fiorentino», curata da Paolo Torriti dell’Università di Siena con la collaborazione dell’etruscologa Margherita Gilda Scarpellini e realizzata dal Comune di Castiglion Fiorentino in collaborazione con la Soprintendenza speciale al Polo museale romano. L’esposizione si pone l’obiettivo di valorizzare il patrimonio artistico di Castiglion Fiorentino seguendo il filo conduttore del sacro e della religiosità. In mostra circa 40 opere provenienti dai tre musei della città: la Pinacoteca, il Museo civico archeologico e il Museo della Pieve di San Giuliano. «Questo comune della Val di Chiana, con le sue collezioni, rappresenta a buon diritto – spiega Torriti – un importante esempio di quel “museo diffuso” che è appunto la Toscana. Dentro le sue mura è infatti racchiuso un patrimonio preziosissimo che va dall’età etrusca al Medioevo, sino all’Ottocento». Dalla Pinacoteca provengono alcuni pezzi di gran pregio, quali il busto reliquiario di Sant’Orsola (XIV secolo) e la croce santa (XIII secolo). Dopo i recenti restauri, condotti dall’opificio delle «Pietre Dure» di Firenze, queste due opere saranno riconsegnate all’attenzione del pubblico. Dal museo della Pieve di San Giuliano giungeranno opere di pittura, oreficeria e alcuni paramenti come la «Tonacella» di Petreto del XV secolo.