Italia

Lampedusa: oggi pomeriggio la veglia di preghiera «morire di speranza»

Durante l’anno trascorso la Comunità di Sant’Egidio insieme con alcuni sopravvissuti ha ricostruito l’identità di quanti hanno perso la vita. I nomi di tutti gli scomparsi verranno ricordati durante la preghiera. Due grandi fotografie sotto l’altare ricorderanno il salvataggio di una persona in mare e molti dei volti delle persone morte nel naufragio del 3 ottobre 2013. La preghiera sarà presieduta dal cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti. Saranno presenti, tra gli altri, l’arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, presidente di Migrantes, il pastore valdese Maria Bonafede, monsignor Marco Gnavi, della Comunità di Sant’Egidio, un prete ortodosso eritreo e altri rappresentanti delle associazioni organizzatrici.

Alla veglia di preghiera parteciperanno molti superstiti eritrei e parenti degli scomparsi. La preghiera «Morire di Speranza» è ormai una tradizione della Comunità di Sant’Egidio che da oltre dieci anni la organizza per fare memoria di tutti coloro che muoiono durante i viaggi verso l’Europa. Quest’anno fa tappa a Lampedusa per «rendere memoria e affidare al Signore i nomi e le storie di coloro che sono morti nei viaggi della speranza». La veglia di preghiera oltre a «ricordate i nomi di coloro che hanno perso la vita nel naufragio» è un «momento di compassione che chiede all’Europa tutta di sostare e ritrovare le radici e i valori di una rinnovata accoglienza per evitare che il Mediterraneo continui a essere un cimitero».