Prato

L’altra estate, stagione da donare

di Lorenzo TempestiniVacanze solidali, campi di lavoro, missioni. Chiamatele come più vi aggrada, saranno comunque esperienze speciali pronte a segnarvi profondamente nel cuore.Anche quest’anno sono tanti i gruppi e le associazioni che partiranno per fare una vacanza «speciale»: c’è chi andrà in Africa, chi in Moldavia, chi nella più vicina Calabria o in Sicilia. Tutte esperienze che daranno un segnale di condivisione, solidarietà e aiuto a popolazioni che ne hanno bisogno. Abbiamo raccolto solo alcune delle realtà pratesi di gruppi di ragazzi o adulti che partiranno o sono già partiti per i campi: l’associazione Cieli Aperti, che è tornata nelle settimane scorse nella ormai familiare LocrideSicilia fino ai primi giorni di agosto accompagnati da don Marco Nataliparrocchia di Santa Maria delle Carceri che partirà per l’Ecuadorgruppo scout Prato 1° che andrà in MoldaviaTanzania.Esperienze di servizio verso il prossimo di varia natura, segnali di amicizia, solidarietà, condivisione fraterna. Si va da realtà nuove, in cui si fa servizio per la prima volta quest’anno, come quella moldava, nata grazie alla collaborazione scaturita nell’autunno scorso tra la Caritas della nostra città e la diocesi moldava di Stircea, a realtà ormai consolidate come i rapporti della parrocchia delle Carceri o dei frati cappuccini con l’Africa.Per fare questi viaggi c’è bisogno anzitutto di preparazione: ogni gruppo ha previsto incontri, discussioni o vere e proprie lezioni per conoscere le realtà in cui andrà ad operare: dal centro di riabilitazione di bambini motolesi nel villaggio di Miali, in Tanzania, alla fondazione «San Vito» di Mazara del Vallo, in Sicilia, che aiuta quotidianamenente decine di profughi provenienti dalla Tunisia. I lavori che si vanno a svolgere sono innumerevoli e svariati: dal fare spettacoli per le piazze di paesi calabresi per bambini e adulti, a far compagnia agli anziani in Moldavia. Certi e consapevoli che, al ritorno, una vacanza così particolare sarà difficile da dimenticare.(dal numero 29 del 31 luglio 2011)