Prato
L’allarme povertà della Caritas:aumenta tra le famiglie pratesi
«Sta cambiando – spiega Idalia Venco, il nuovo direttore della Caritas diocesana – la geografia della povertà. Sempre più sulla soglia del disagio ci sono famiglie pratesi: basta che uno degli sposi perda il lavoro per non riuscire più a fare fronte alle spese».
I dati sull’osservatorio delle povertà, gestito dalla Caritas, vengono presentati questo sabato in palazzo vescovile, in occasione del 30° anniversario dell’istituzione dell’organismo caritativo diocesano. Ma da una prima anticipazione risulta chiara la tendenza: nel 2006 l’aumento delle presenze degli italiani – tra coloro che hanno bussato alle porte delle Caritas parrocchiali o di quella centrale – è superiore di tre volte rispetto a quello degli stranieri. «Il fenomeno – sottolinea mons. Santino Brunetti, che della Caritas è stato direttore fino a settembre – si fa sempre più preoccupante, anche perché le difficoltà economiche improvvise sono spesso l’anticamera di un disagio più ampio, a cominciare dalle crisi matrimoniali».
La Caritas diocesana ha nell’ultimo anno potenziato i propri servizi, ma le strutture sono sotto pressione. Gli stranieri sono assai più numerosi degli italiani, quanto a «persone prese in carico», ma «contrariamente a quanto molti pensano – precisa Idalia – l’impegno economico ma anche umano della Caritas diocesana è per il 70% rivolto agli italiani, sia come famiglie che come singoli».
Un anniversario che giunge all’indomani del passaggio di consegne – come dicevamo – tra mons. Santino Brunetti e Idalia Venco. «Il fatto che il Vescovo abbia voluto nominare una donna – spiega il nuovo direttore – sottolinea anche l’attenzione della Chiesa di Prato per il mondo femminile. Mi piace dire che la donna genera la vita, quella fisica, ma anche quella dell’accoglienza e della solidarietà».