Dossier
L’agorà dei giovani a Loreto
di Sara Martini
«A Loreto, luogo dell’incontro pacifico, autentico e gioioso, siete arrivati per mille motivi diversi: chi perché appartenente ad un gruppo, chi invitato da qualche amico, chi per intima convinzione, chi con qualche dubbio nel cuore, chi per semplice curiosità », ha detto il Papa sabato ai giovani arrivati a Montorso.
Per tutti questi e tanti altri motivi migliaia di giovani sono giunti dalla Toscana con i loro Vescovi per l’incontro dell’Agorà dei giovani italiani. Partiti da ogni città per testimoniare la loro fede giovane e coinvolgente e ripartire ancora più «forti», stimolati dalle parole del Papa e dal suo Mandato. Per tutti il viaggio e l’arrivo a Loreto funziona regolarmente. Le comitive toscane non viaggiano tutte insieme e non si accampano vicini nella Spianata: ogni diocesi ha il suo viaggio e il suo accampamento ma gli incontri tra toscani sono molti, i saluti avvengono sventolando le bandiere o unendosi in un unico grido quando dal palco chiamano la Toscana! È una delle regioni di cui si sente più forte la voce! I giovani toscani sono protagonisti: Sat2000 dedica molto spazio ai giovani del vicariato di Empoli, intervistati in lungo e in largo, mentre i giovani di Livorno si fanno ben notare con le loro scritte sui «lenzuoli». Inoltre anche dalla Toscana provengono alcuni dei mille volontari coinvolti nell’organizzazione dell’evento.
Perché in tanti a Loreto, all’Agorà? «Sono venuto perché ci troviamo a Loreto, luogo che mi ricorda Nazareth, dove sono stato lo scorso mese e mi riconduce ancora una volta a Maria», dice Filippo. «Sono partita perché desiderosa di rivivere le emozioni della scorsa Gmg» dice Antonella ed ancora «per vivere un’esperienza nuova e forse non presto ripetibile dato che la prossima Gmg sarà molto lontano per noi », dice Fabio. I giovani toscani rimangono molto colpiti dal Santo Padre, dalla sua paternità, espressa in atteggiamenti e a parole. «Si è posto come un padre», dice Caterina, «senza imporsi, suggerendoci la strada!». Tra le tante parole di Benedetto XVI infatti: «Pur essendo il successore di Pietro, neppure io ho la capacità di risolvere ogni vostro dubbio e di fugare ogni vostra paura, però vi posso dire una cosa con certezza: in Cristo potete trovare la risposta alle domande più intime del vostro cuore».
A Gaia colpisce invece il passaggio in cui il Papa dice che «secondo il progetto divino, il mondo non conosce periferie», per Dio siamo tutti al centro! E i giovani dell’Agorà sentono questo! C’è chi ricorda invece le parole sull’umiltà pronunciate nell’omelia di domenica: «L’umiltà di Maria è ciò che Dio apprezza di più in lei». «L’umiltà come chiave della giovinezza in senso evangelico sarà un punto su cui mediterò una volta tornato a casa», afferma Lorenzo. Mentre Giuseppe apprezza molto le parole sull’urgenza dell’operato dei giovani nell’ambito della salvaguardia del creato. Il Papa ha espresso un sì deciso ed un impegno forte per la tutela del creato e l’organizzazione dell’Agorà ha chiesto ai giovani un’attenzione particolare fin da Loreto: nella Spianata si è cercato infatti di realizzare la raccolta differenziata dei rifiuti grazie a tre sacchetti colorati in dotazione nella sacca di ogni pellegrino.
Lasciare la «piazza» di Montorso e la santa Casa di Loreto dispiace un po’ ma porta con sé qualcosa di avvincente: il cammino a piedi del ritorno, dalla spianata ai parcheggi dei pullman, si compie rivivendo le emozioni ancora fresche e pensando a quanto ci aspetta. Anche la gente che abita sulle vie dei percorsi sospinge i giovani nel cammino rinfrescandoli con acqua fresca direttamente dalle loro case, terrazze e giardini. Il Papa ci ha benedetti e ci ha consegnato un Mandato: «andare, con sollecitudine, per altre contrade ed in altre città, a comunicare il dono ricevuto con gioia e riconoscenza, come la giovane Maria di Nazareth». Anche la Toscana con le sue Diocesi attende l’annuncio giovane di chi, portando nel cuore la memoria di Loreto, torna a casa per comunicarla e renderla feconda.
Le parole di benedetto XVI: «Ragazzi andate controcorrente»
La spianata di Montorso, per due giorni, si è riempita dell’entusiasmo contagioso di mezzo milione di giovani multicolori. L’incontro di sabato 1 e domenica 2 settembre con il papa, a conclusione del primo anno dell’Agorà dei giovani italiani, è stato un momento di festa e di proposta forte di fede. I partecipanti lo hanno capito: pronti a gioire, ad applaudire passaggi significativi dei discorsi del Santo Padre, ma anche a restare in silenzio durante la veglia e l’eucaristia. Ragazzi e ragazze assetati di speranza e carichi di fede, capaci di darne pubblica testimonianza e di mettersi in gioco per essere «protagonisti attivi nella società».
Non solo ha preso parte alla lettura a tre voci con il pontefice ma ha portato il Vangelo in processione leggendo, poi, la parola di Luca. Toscano di origini romane, questo ragazzo si impone per la sua semplice spontaneità nel ruolo di presentatore. Laureato in scienze della comunicazione è riuscito, negli anni, ad unire la passione per la musica all’arte del comunicare. Lavora da tempo come Vj (la versione televisiva del disc-jockey) su un canale satellitare, Magic TV (Sky 815), riuscendo ad essere uno dei presentatori più seguiti dal pubblico. Da non dimenticare i tantissimi spettacoli dal vivo condotti in giro per tutta Italia. Manolo si incastona a perfezione con l’esperienza di Loreto «che ha unito lavoro, passione ed una scelta di vita». Questo ragazzo, infatti, non rappresenta soltanto un qualsiasi presentatore ma una figura di riferimento per molti giovani che lo seguono. «Ho scoperto il Vangelo tramite alcune persone – racconta – cercando di mettere in pratica, quotidianamente, la parola di nostro Signore. Un ringraziamento particolare va al movimento dei Focolari che è stato per me guida fondamentale nella scoperta delle sacre scritture». Il Vangelo come punto di riferimento alla base della vita di questo ragazzo che vive tra Roma e il Valdarno e che fin da piccolo aveva sognato di diventare un presentatore. A quanto pare il sogno si è realizzato: «dopo questa eccezionale esperienza a fianco del Santo Padre – conclude Manolo – ricomincerò il mio lavoro su Magic Tv in attesa di nuove esperienze e proposte». Chi lo conosce non esita a dire che Manolo sia una persona di genuina bontà, sincero, sempre disponibile nei confronti del prossimo.
Antonio Degl’Innocenti