Italia

L’addio a suor Lucia, l’ultima dei pastorelli di Fatima

Suor Lucia è «un simbolo nazionale», un esempio di «semplicità e fedeltà»: così il cardinale José Policarpo, patriarca di Lisbona, ha definito la veggente di Fatima nella sua omelia durante i funerali che si sono svolti il 15 febbraio a Coimbra (nel giorno del lutto nazionale), con la cattedrale gremita di migliaia di fedeli, molti dei quali non sono riusciti ad entrare. Suor Lucia era la più grande dei tre pastorelli di 10, 9 e 7 anni che, a partire dal 13 maggio 1917, furono testimoni delle apparizioni a Fatima. Gli altri due pastorelli, i fratelli Francisco e Jacinta Marcos – così come annunciato durante l’apparizione – morirono pochissimi anni dopo, mentre suor Lucia – diventata suora carmelitana – si è spenta domenica 13 febbraio all’età di 97 anni nel convento di Coimbra.

«La morte di questa donna tocca profondamente il Portogallo», ha detto il cardinale Policarpo: «Quando una comunità nazionale è capace di riconoscere nella semplicità di una religiosa un simbolo che parla a tutti, questo è certamente per noi un segno di speranza». «Lucia è stata la portavoce delle apparizioni», così l’ha definita il patriarca, auspicando che tutta la Chiesa possa presto avere accesso «all’immensa dottrina spirituale che questa donna così semplice, ma così grande, ha scritto». Il santuario di Fatima ha infatti annunciato nuovi studi e documentazioni, tra cui alcuni scritti inediti di suor Lucia.

Prima di morire suor Lucia ha avuto il tempo di leggere un ultimo messaggio che il Papa le ha inviato sabato 12 febbraio. Nella lettera il Papa, esprimendo vicinanza e benedizione alla religiosa, pregava per lei perché potesse «vivere questo momento di dolore, sofferenza ed offerta con lo spirito della Pasqua, del passaggio». Il Papa – che ha pregato in privato per suor Lucia dopo la sua morte – ha infatti sempre detto che fu la Madonna di Fatima a deviare il proiettile di Alì Agca che lo colpì il 13 maggio 1981. Per questo volle che la pallottola estratta dal suo intestino fosse incastonata nell’aureola della statua della Vergine durante la sua visita a Fatima il 13 maggio 2000. In quell’occasione fu anche rivelato il terzo segreto di Fatima, fino ad allora sconosciuto, nel quale si parlava del «vescovo vestito di bianco» che cade a terra «come morto» e della lotta «dei sistemi atei contro la Chiesa e i cristiani», riferito all’Urss e ai Paesi del blocco comunista.

Intanto in Portogallo – mentre la Congregazione per le cause dei santi, precisa che la beatificazione non potrà avvenire prima di cinque anni – si sta verificando una vera e propria «canonizzazione popolare», con migliaia e migliaia di cattolici portoghesi e di altri Paesi che continuano a portare l’ultimo saluto alla pastorella di Fatima. Per gli altri due, Francisco e Jacinta Marcos, è stata già avviata la causa di canonizzazione.

Suor Lucia, prima di morire l’addio del Papa

Mostra il documento «Il messaggio di Fatima»

Fatima, tutto è svelato

Il sito del Santuario di Fatima