Sulla carta sono tre parrocchie. Ma è una sola comunità quella che si stringe intorno al Vescovo arrivato a Creti, Fratticciola e Ronzano per la visita pastorale. Poco più di seicento anime e un solo parroco, don Giovanni Tanganelli, che da anni ha lanciato la sua sfida: fare di tre realtà distinte un’unica parrocchia che cammina insieme e propone una pastorale aggregante.Una scommessa che sembra vinta a giudicare da ciò che emerge nei tre giorni in cui monsignor Gualtiero Bassetti si ferma a Creti, Fratticciola e Ronzano. Il Vescovo abbraccia i tre paesi del cortonese in una serie di incontri unitari che culminano in due appuntamenti di rilievo: la serata con i giovani che, in più di quaranta, si ritrovano intorno a monsignor Bassetti per un’occasione di confronto scandita dalla musica e dal dialogo, e la S.Messa domenicale a Creti durante la quale il Vescovo conferisce la Cresima a nove adolescenti delle tre comunità.«La Cresima – afferma il Vescovo nella sua omelia – non è il sacramento dell’addio, ma deve essere l’avvio di un inteso cammino di fede». L’attenzione di monsignor Bassetti si sposta sulla parrocchia che chiama «una famiglia allargata». E spiega: «La singola famiglia non può essere sufficiente per un itinerario di vita cristiana. Occorre avere come riferimento la parrocchia che deve essere attiva, viva e missionaria». Al Vescovo vengono in mente le parole dei giovani della sera precedente che gli avevano chiesto lumi sul dialogo con chi abbraccia altre religioni. «Più si è testimoni della nostra fede, più si è accoglienti – dice monsignor Bassetti – E per dare testimonianza è necessario avere ben salda la nostra identità». Poi il Vescovo aggiunge: «Il cristiano è di per sé missionario perché la Parola del Signore è indirizzata a tutti».Nel cuore della Quaresima monsignor Bassetti torna a parlare di verità e libertà. «Trovare Cristo – spiega – significa trovare la verità che non ha il fiato corto ma che fa spiccare il volo. E la verità ci fa davvero liberi permettendoci di spendere la vita per il prossimo». Infine, un encomio per i catechisti che il Vescovo definisce «i primi testimoni del Signore insieme con i genitori che sono i primi annunciatori della fede».Significativo il messaggio che don Giovanni Tanganelli indirizza alle sue parrocchie per presentare a monsignor Bassetti i ragazzi della Cresima. «La comunità – afferma – si deve impegnare a far crescere i giovani e ad aiutarli ad assumersi le proprie responsabilità. I giovani hanno molti pregi, ma non possono restare sempre bambini. Per questo c’è bisogno dell’apporto degli adulti».Al termine della celebrazione il Vescovo consegna ai nove ragazzi il Vangelo e, a loro volta, i cresimati donano ai genitori una busta che contiene un loro impegno per crescere nel cammino di maturità e che sarà aperta quando compiranno 18 anni. Prima del pranzo con la popolazione dei tre paesi, monsignor Bassetti incontra la squadra di calcio del Fratticciola nello spogliatoio del campo sportivo, a poche decine di minuti dal fischio d’inizio della gara. «Se agli scout auguravo “buona strada” – scherza monsignor Bassetti – a voi dico “buona partita”». Un auspicio che gli atleti contraccambiano stringendo le mani al Vescovo.di Giacomo Gambassi