Vita Chiesa

L’abbazia di Vallombrosa invita a fare esperienza di silenzio e solitudine attiva

«Le cose grandi maturano nel silenzio»: l’abate di Vallombrosa Giuseppe Casetta usa questa frase del teologo Romano Guardini per spiegare come la comunità monastica si sta preparando al Natale: «un cammino comunitario di ascolto, silenzio, preghiera per far emergere l’essenziale, per purificarci da quello che impedisce una lucidità interiore per riconoscerlo. L’avvento è essenzialmente questo: fare del nostro tempo un luogo di attesa in cui ogni istante, ogni relazione, ogni espressione della nostra vita diventa occasione rinnovata di speranza e di desiderio di un incontro con colui che amiamo, con il Signore Gesù, con Colui che guida la nostra vita verso una pienezza perchè vogliamo che le parole che la liturgia ci fa ripetere in questi giorni, siano sempre più vere: “Andiamo con gioia, incontro al Signore!”»Proprio per questo, la comunità non propone iniziative particolari ma invita al raccoglimento: «In queste settimane di preparazione al Natale, la comunità sta accogliendo giovani e meno giovani per momenti di silenzio, di preghiera e di verifica del proprio cammino di fede. Stiamo notando con gioia che sono sempre più numerose le persone che ci chiedono di confrontarsi con la sfida del silenzio, habitat necessario per la vita monastica ma sempre di più “urgenza” per la vita di tutti i cristiani. Vallombrosa si presta – forse più di altre comunità – a un’esperienza di solitudine attiva e di silenzio e per questo proponiamo un’iniziazione al silenzio, che equivale a dire un’iniziazione all’arte di ascoltare».