Al posto del latte in polvere un libretto che insegna alla neo-mamma come allattare al seno con facilità. Al posto di gadget di dubbia utilità una tutina di cotone, schede con consigli utili, un libro per le primissime letture ad alta voce e un cd con filastrocche e ninne nanne per la culla.E’ questo il contenuto della valigetta che d’ora in poi verrà consegnata ad ogni bambino che nascerà nel reparti di ostetricia degli ospedali toscani. Un segno di benvenuto e un contributo concreto per iniziare bene il percorso della vita.«Con iniziative concrete nelle maternità, che risalgono ormai al 2004 afferma l’assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi abbiamo sviluppato un progetto per la promozione dell’allattamento al seno che non ha uguali in Italia. La Toscana è stata la prima regione a bandire dai punti nascita il latte artificiale, perchè il mondo scientifico e clinico ci dice che il latte materno è insostituibile e straordinariamente benefico per il neonato. La valigetta che consegneremo a tutte le mamme prima che tornino a casa dopo il parto rafforza questo importante messaggio per la salute».Realizzata con la collaborazione della Federazione nazionale dei medici pediatri, il reparto pediatria dell’Ospedale di Nottola della Asl 7, l’Azienda e la Fondazione Meyer e la Giunti Progetti Educativi, la valigia contiene il libretto Naturalmente mamma sull’allattamento al seno, tradotto anche in alcune delle lingue parlate dalle donne straniere che si rivolgono ai servizi (albanese, cinese, spagnolo, rumeno, arabo e filippino), depliant e schede sul rischio Sids, la prevenzione degli incidenti domestici nel primo anno di vita, le banche del latte umano, un invito alla lettura e due compact disk.&n bsp;Nel 2008 sono nati in Toscana 33.257 bambini, il 22 % da madre di nazionalità straniera. La promozione dell’allattamento al seno, diffusa in tutti i punti nascita della regione, è particolarmente curata nelle strutture riconosciute dall’Oms e dall’Unicef come Ospedali Amici dei Bambini (Baby Friendly Hospital) che in Toscana sono l’Ospedale di Pistoia, gli Ospedali Riuniti dell’Altavaldelsa di Poggibonsi, l’Ospedale della Valdichiana senese a Montepulciano, l’Ospedale S. Maria Annunziata (Ponte a Niccheri) di Firenze, l’ Ospedale di Luccae l’Ospedale del Mugello a Borgo San Lorenzo. Nel 2008 negli ospedali di Lucca, Pistoia e Siena e in quelli dell’Azienda 10 di Firenze il 77,40% dei bambini nati hanno ricevuto solo latte materno, percentuale che nel 2009 è cresciuta fino al 93%.Per poter essere riconosciuto Ospedale Amico dei bambini una struttura sanitaria deve rispettare 10 passi redatte dall’Oms/Unicef che prevedono, fra l’altro, di informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi dell’allattamento al seno; formare il personale sanitario; sistemare il neonato nella stessa stanza della madre (rooming-in), in modo che trascorrano insieme 24 ore su 24 durante la permanenza in ospedale; non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno e non dare tettarelle artificiali o succhiotti ai neonati durante il periodo dell’allattamento. (cs-Susanna Cressati)