Toscana

La Toscana si conferma come la regione più «arancione» d’Italia

In Toscana sono 37 le Bandiere arancioni: Anghiari (AR), Barberino Val d’Elsa (FI), Barga (LU), Casale Marittimo (PI), Casciana Terme Lari (PI), Casole d’Elsa (SI), Castelnuovo di Val di Cecina (PI), Castelnuovo Berardenga (SI), Castiglion Fiorentino (AR), Certaldo (FI), Cetona (SI), Chiusi (SI), Collodi (frazione del comune di Pescia) (PT), Cutigliano (PT), Fosdinovo (MS), Lucignano (AR), Massa Marittima (GR), Montalcino (SI), Montecarlo (LU), Montefollonico (frazione del Comune di Torrita di Siena) (SI), Montepulciano (SI), Monteriggioni (SI), Murlo (SI), Peccioli (PI), Pienza (SI), Pitigliano (GR), Pomarance (PI), Radda in Chianti (SI), Radicofani (SI), San Casciano dei Bagni (SI), San Gimignano (SI), Sarteano (SI), Sorano (GR), Suvereto (LI), Trequanda (SI), Vinci (FI) e Volterra (PI).

Touring attraverso l’iniziativa Bandiere arancioni, contribuisce concretamente alla valorizzazione e allo sviluppo del Paese selezionando, attraverso un percorso d’analisi che simula l’esperienza del viaggiatore e verifica oltre 250 rigorosi criteri, e certificando le località dell’entroterra con meno di 15.000 abitanti che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità, tutelando il territorio e perseguendo uno sviluppo turistico sostenibile.

Un’iniziativa, unica nel suo genere in Italia, che vede il lavoro in network di un’associazione non profit, il Touring Club, e i Comuni con l’intento di rilanciare e rafforzare le identità territoriali che caratterizzano il nostro Paese stimolando la crescita sociale ed economica, attraverso lo sviluppo sostenibile del turismo, valorizzando le risorse locali, incentivando la cultura dell’accoglienza, l’artigianato e le produzioni tipiche e dando impulso all’imprenditorialità locale. Il marchio ha una validità temporanea, ogni tre anni i Comuni devono ripresentare la candidatura ed essere sottoposti all’analisi del TCI che verifica la sussistenza degli standard che hanno determinato l’assegnazione del marchio e garantisce così ai turisti un costante monitoraggio della qualità dell’offerta turistica certificata e alle amministrazioni comunali un continuo stimolo al miglioramento.

Simbolo di una Italia minore ma non marginale che lavora in rete puntando sulla qualità nelle politiche turistiche e di sviluppo del territorio, sull’innovazione e sul rapporto diretto tra pubblico-privato-terzo settore la Bandiera arancione è l’esempio di un’Italia che funziona. L’assegnazione della Bandiera arancione, ad oggi su oltre 2.000 candidature solamente il 9% ha ottenuto il riconoscimento, porta numerose ricadute positive sul territorio.