Toscana

La Toscana scoppia di salute

di Rebecca RomoliUn volume di 186 pagine per scoprire qual è il profilo del benessere toscano. Un’opera «Profilo di salute e dei servizi della Toscana» pubblicata per la prima volta quest’anno dall’Agenzia regionale di sanità, in collaborazione con Arpat e Irpet, che offre una lettura aggiornata ed integrata dei dati di salute regionali, tracciando un vero e proprio identikit del modello sanitario della nostra regione.

Un’indagine che mette in luce come tutti gli indicatori di salute della Toscana siano migliori rispetto alla media nazionale. Infatti, negli ultimi 5 anni, la mortalità infantile si è ridotta del 25%, toccando il 3,17 per 1000 nati vivi. Un dato eccezionale che porta la Toscana molto vicino ad alcune zone del Nord Europa come la Scandinavia dove la mortalità infantile è quasi pari a zero.

E se questo non bastasse nel rapporto viene evidenziato anche come la mortalità generale e quella prematura (prima dei 65 anni) siano in costante decremento. Una pubblicazione che però porta alla luce anche importanti differenze legate soprattutto al contesto territoriale ed alle condizioni socio economiche. Zone in cui si registrano valori peggiori a quelli sopra citati, sono quelle del Nord ovest della regione (Massa Carrara), nel grossetano e nelle zone montane. Il cuore d’oro, invece, della nostra regione è il centro sud. L’area di Firenze, Siena e le zone limitrofe.

Sei le sezioni che compongono questa relazione. La prima riguarda i grandi indicatori relativi alle più importanti patologie e cause di morte nonché quelli relativi alla salute delle fasce più deboli (gravidanze, bambini, anziani, invalidi ect); la seconda, invece, vuole sondare lo stato dell’ambiente:il mare, le acque, l’inquinamento dell’aria, elettromagnetico, acutistico, i rifiuti e l’uso di fitofarmaci. A tutto questo viene collegata l’analisi delle condizioni socio economiche e dei vari stili di vita presenti sul territorio. Il rapporto si conclude con i dati sul profilo dei servizi per la salute. Dalla qualità alla prevenzione dall’assistenza territoriale a quella ospedaliera e ambulatoriale, dai tempi di attesa al sistema informativo ed al quadro economico per finire alla riabilitazione.

«Questa sorta di “foto di gruppo” – sottolinea l’Assessore regionale alla salute Enrico Rossi – fornita dall’Agenzia Regionale di Sanità conferma il giudizio sui passi avanti compiuti ma ci aiuta anche a scoprire le zone d’ombra e i punti deboli sui quali lavorare per il futuro. Penso in particolare al nuovo Piano Sanitario 2005-2007 che, riconfermando il precedente, punterà soprattutto sugli obiettivi di salute. Senza presunzione, siamo orgogliosi del “modello toscano”, che viene apprezzato e imitato anche altrove e siamo fermamente intenzionati a difendere i nostri livelli di salute, anche opponendoci a tagli ingiusti, indiscriminati, irresponsabili».

All’interno della relazione dell’Agenzia regionale di Sanità, si trovano anche dati che illustrano come è cambiata la popolazione regionale. Per esempio rispetto a 10 anni fa i cittadini toscani sono circa l’1% meno, sono 3 milioni e 500 mila. Questo decremento sarebbe maggiore se negli anni passati non ci fosse stata una forte immigrazione, soprattutto da parte degli stranieri. Quest’ultimi si concentrano nelle zone del centro, Firenze, Prato, Empoli dove di conseguenza la popolazione è in aumento. Altro dato interessante è la composizione dei cittadini toscani. Una popolazione molto vecchia, ben 190 persone over 65 ogni 100 bambini.

Nella nostra regione nascono sempre più bambini da genitori immigrati, circa il 13% ed è solo grazie a questo fatto che il nostro tasso di natalità non è pari a zero.Un dato curioso riguarda l’obesità. Sono molti i toscani in soprappeso, il 50% dei maschi e il 30% delle femmine; mentre gli obesi sono circa 25.000. I fumatori, invece sono circa 800.000, 500 mila uomini e 350.000 donne. Tra questi si stima che 150.000 siano dipendenti da nicotina ed abbiamo bisogno di aiuto per smettere di fumare. Tuttavia è un dato migliore rispetto alla media nazionale. Buono è anche il rapporto che i toscani hanno con il sistema sanitario regionale. Infatti, ogni anno, sono più di 2.500.000 i cittadini toscani che vanno almeno una volta dal medico curante. Un milione quelli che si rivolgono almeno una volta ad un medico specialista pubblico, e circa 800.000 coloro che si avvalgono di uno specialista privato convenzionato. Quasi due milioni di toscani hanno avuto come minimo un test diagnostico offerto dal servizio pubblico, e circa 300.000 si sono rivolti allo stesso scopo a strutture private convenzionate e 550.000 sono i cittadini che sono stati ricoverati almeno una volta presso una struttura ospedaliera pubblica o convenzionata. Impressionanti il numero delle ricette fatte: 21 milioni, 6-7 ricette per ogni cittadino ogni anno.La scheda• Il sistemaMa come si articola il sistema sanitario in Toscana? Sono 12 le Aziende Sanitarie Locali e 42 le Zone socio-sanitarie con strutture ambulatoriali e specialistiche, 4 le Aziende ospedaliere-universitarie di terzo livello, 1 Ospedale pediatrico regionale e 4 Istituti a Carattere Scientifico. • Le aree vasteA loro volta le 12 Aziende Sanitarie locali sono riunite in 3 Aree Vaste, ognuna dotata di una Azienda ospedaliera-universitaria di riferimento. • I presidiNella nostra regione ci sono 54 presidi ospedalieri pubblici, 29 presidi ospedalieri privati convenzionati, 214 strutture residenziali per anziani con problemi di autosufficienza, 134 private convenzionate e 80 pubbliche. • Salute mentaleIn più sono presenti sul territorio regionale anche 179 strutture per la salute mentale, di cui 119 residenziali e 60 semiresidenziali. • gli operatoriSono quasi 50.000 gli operatori impiegati nel sistema sanitario regionale, di cui 7.200 medici, 22.000 infermieri, 6.700 altri operatori sanitari, 9.800 tecnici e 5.000 amministrativi. A questi si aggiungono i 3.100 medici di medicina generale ed i 400 pediatri di libera scelta.