Toscana
La Toscana ricorda il massacro di Srebrenica
Le truppe serbo-bosniache del generale Ratko Mladic entrarono in città, rastrellarono tutti i civili maschi fra i 12 e i 77 anni, li uccisero e gettarono i loro corpi in fosse comuni. I morti furono almeno ottomilatrecento. Da allora sono passati vent’anni: ed oggi il mondo celebra quei morti, vittime di una delle pagine più vergognose della recente storia europea.
Gli ospiti d’onore dell’iniziativa saranno l’ex generale e scrittore Jovan Divjak, figura mitica della resistenza bosniaca e autore del libro “Sarajevo Monamour” e Nadja Mujcic, donna simbolo e testimone dei fatti di Srebrenica. “Dalla Toscana vent’anni fa partì una straordinaria mobilitazione di Comuni, Province, scuole, parrocchie, associazioni – sottolinea la presidente di Anci Toscana Sara Biagiotti – che dopo il massacro si mobilitarono per portare aiuto nei campi profughi in Croazia e in Bosnia Erzegovina. Quindi oggi per noi era imprescindibile organizzare queste iniziative per Srebrenica: per ricordare, per condividere, per chiarire quei fatti tuttora controversi, che sono una ferita non rimarginabile dei nostri tempi”.
Il programma si aprirà con due incontri pubblici a San Giovanni Valdarno (giovedì 25 giugno ore 18, largo Masolino da Panicale) e Scandicci (26 giugno ore18, Castello dell’Acciaiolo).
In tutte e due i casi, dopo il saluto dei sindaci (Maurizio Viligiardi e Sandro Fallani) si discuterà su “20 anni dopo Srebrenica e la fine della guerra in Bosnia –Erzegovina. Tra memoria, storia e attualità” con Simone Malavolti, esperto dell’area balcanica; Wlodek Goldkorn, giornalista de L’Espresso; l’ex generale Jovan Divjak e Nadja Mujcic. A Scandicci ci saranno anche Simone Siliani della rivista Testimonianze e Mauro Perini presidente WRF-Water Right Foundation; a San Giovanni il giornalista Stefano Fabbri. A condurre sarà il giornalista Claudio Gherardini, radio multimedia reporter. Alla fine dei due incontri sarà proiettato il film di Danis Tanovic “No man’s land”.
Dal 9 luglio invece partirà il reportage multimediale da Srebrenica, curato da Claudio Gherardini. Un contatto diretto in cui si racconterà come le comunità locali vivono l’anniversario della strage, occasione anche per consegnare i messaggi dalla Toscana alla popolazione. E l’11 luglio a San Giovanni Valdarno si terrà una serata aperta con collegamenti in diretta da Srebrenica.
L’iniziativa per Srebrenica proseguirà poi nei mesi di ottobre e novembre. Ad ottobre a Sesto Fiorentino si terrà “Un fiore per Srebrenica” con gli istituti scolastici del territorio, con proiezione di filmati, servizi multimediali e testimonianze in collegamento con Sarajevo e Srebrenica. A Lucca sono previsti incontri con studenti ed esperti, proiezioni di film dedicati alle guerre balcaniche e lo spettacolo teatrale “A come Srebrenica” di Roberta Biagiarelli. All’Università degli studi di Firenze si discuterà di “Dayton 20 anni dopo. Riaprire il Vaso di Pandora?”: un incontro con docenti di politica internazionale, geopolitica e studenti sul ventennale del genocidio di Srebrenica e degli accordi di pace di Dayton.
Tutti i materiali multimediali che saranno prodotti in Bosnia-Erzegovina saranno a disposizione di ANCI e di chi ne farà richiesta tra le amministrazioni comunali toscane.