Vita Chiesa
La Toscana ha un nuovo cardinale: Domenico Bartolucci
Dal nostro archivio: Intervista al maestro Bartolucci realizzata nel 2007
Domenico Bartolucci Cardinale! Uomo di altri tempi, sacerdote vero, ma soprattutto grande musicista, ecco come potremmo definire mons. Domenico Bartolucci, che presto sarà Cardinale di Santa Romana Chiesa. Chi lo conosce da vicino sa che i titoli non gli mancano, nell’arco dei suoi 93 anni ne ha conseguiti veramente tanti. Già da bambino ha dimostrato una intelligenza sviluppata ed una naturale propensione verso la musica, doti che mise a frutto durante gli studi nel Seminario di Firenze soprattutto grazie ai tanti ottimi professori che vi insegnavano tra i quali è certamente da ricordare il maestro Francesco Bagnoli, organista e maestro di Cappella di Firenze che Bartolucci stesso indica come suo vero punto di riferimento. Poi gli esami al Conservatorio Cherubini sotto la guida del maestro Vito Frazzi e la partenza per Roma dove sarebbe divenuto alunno di Ildebrando Pizzetti all’Accademia di Santa Cecilia e contemporaneamente all’Istituto Pontificio di Musica Sacra con mons. Raffaele Casimiri.
È dopo la triste parentesi della guerra che inizia la vera carriera del maestro: Direttore della «Cappella Liberiana» di Santa Maria Maggiore, Vice Maestro della Cappella Musicale di San Giovanni in Laterano, vice maestro (dal 1950) alla Cappella Sistina con Lorenzo Perosi, Maestro perpetuo della stessa dal 1956. A questi vanno aggiunti l’insegnamento di Composizione Sacra al Pontificio Istituto di Musica Sacra ed al Conservatorio di Santa Cecilia e la nomina ad Accademico d’Italia. Ha diretto complessi corali e strumentali delle più grandi istituzioni musicali Italiane ed estere, dal Coro e Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, ai Teatri del Maggio Fiorentino, Opera di Roma, Fenice di Venezia, Petruzzelli di Bari, solo per citarne alcuni; ha lavorato con grandi solisti del calibro di Beniamino Gigli. Con la Cappella Sistina e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha fatto tounées in molti paesi del mondo, dalla Russia agli Stati Uniti, dal Giappone al Canada oltre a quasi tutti i paesi d’Europa.
Accanto alla attività di Direttore vi è poi quella non meno importante di compositore prolifico, specialmente nel campo della musica sacra. Messe, Mottetti, Inni, Salmi, oltre a Madrigali, Oratori, Concerti ecc.. costituiscono una vero proprio monumento musicale raccolto in decine di volumi pubblicati, oltre a tanta parte manoscritta e inedita del fondo della Cappella Sistina. Infine, ma non ultimo, Bartolucci è stato anche l’insegnante di centinaia di allievi (come il sottoscritto) che in quasi cinquanta anni di attività hanno avuto la fortuna di averlo come docente.
Queste poche righe certo non possono in alcun modo testimoniare la quantità smisurata di cose che quest’uomo ha realizzato grazie anche alla sua vitalità e alla longevità che gli è stata concessa. Basterebbe ricordare che in cinquanta anni di servizio presso la Cappella Sistina non ha mai mancato ne una prova ne un servizio liturgico. Anche nel momento che per molti sarebbe stato solo ascritto al meritato riposo il Maestro ha continuato a comporre e dirigere, realizzando una quantità di lavori talvolta superiori a quelli degli anni precedenti, e chi lo conosce da vicino sa che è veramente instancabile la sua voglia di fare, la stessa voglia che gli ha fatto superare tanti momenti difficili.
Ecco, oggi distanza di tredici anni dal quel lontano 1997 in cui forse troppo frettolosamente fu collocato a riposo arriva questa nomina al Sacro Collegio che testimonia come la Chiesa voglia riconoscere gli alti meriti musicali del Maestro uniti ad una stima immutata alla persona e un’attenzione particolare alla Musica Sacra. La porpora lo colloca idealmente ancora più vicino a quel Cardinale Mistrangelo che fu l’Arcivescovo dei suoi anni di formazione, e che rimane ancora oggi a lui tanto caro.