Toscana
LA TOSCANA CURA LE FERITE DELLA GUERRA: SETTE IRACHENI NEGLI OSPEDALI TOSCANI
Sono tutte vittime dirette o indirette della guerra che ha insanguinato il Paese nel marzo e nell’aprile scorsi. Infatti la necessità di curarli in Toscana deriva non tanto dalla incapacità del personale medico iracheno, la cui preparazione professionale li metterebbe in grado di intervenire, ma proprio dai danni prodotti dall’embargo prima e dalla guerra poi alle strutture sanitarie di quel Paese.
Adesso per tutti loro e per i familiari che li accompagneranno in questo viaggio in Italia, inizierà un’attesa e la speranza di una definitiva guarigione.
Grazie al programma di cooperazione sanitaria la Toscana ospita gratuitamente fino a 250 bambini e 50 adulti ogni anno, provenienti da paesi poveri o interessati da conflitti. Vengono soprattutto per patologie cardiache e oncoematologiche, anche se non mancano problemi come le mutilazioni provocate da mine antiuomo o malattie congenite. Ma l’impegno della sanità regionale per la cooperazione prevede anche missioni all’estero come nel caso di quella cardiochirurgica in Yemen nel corso della quale i medici di fisiologia clinica dell’ospedale Pasquinucci di Massa hanno visitato in quel Paese 200 pazienti e ne hanno operati 27.
La Toscana invia anche attrezzature sanitarie dismesse, anche se perfettamente funzionanti, perché sostituite con analoghe ma più moderne e promuove la spedizione di medicinali in situazioni di particolare emergenza. (Cs-tc)