Prato

La strada, terra di missione

di Giacomo Cocchi Don Davide Banzato lo disse tre mesi fa quando venne a Prato per lanciare la Missione giovani: «Oggi c’è un’urgenza pazzesca di Dio». Partì così, da questa constatazione, la proposta di organizzare anche nella nostra diocesi l’evangelizzazione di strada, l’esperienza che il giovanissimo don Davide sta portando avanti e con successo insieme alla comunità Nuovi Orizzonti di Roma. E così l’equipe di pastorale giovanile ha raccolto l’invito e per i primi tre giovedì di luglio, 3, 10 e 17, quando Prato di sera, apre il centro e i suoi negozi alla gente, alcuni giovani scenderanno in strada per parlare di Cristo ai loro coetanei. La prova generale della «Missione di strada» è avvenuta sabato 14 giugno, quando una ventina di ragazzi, capitanati da don Enrico Cassanelli, hanno organizzato, nella nostra città, in piazza delle Carceri, una serata di evangelizzazione di strada. Quella sera, per dare una mano ai pratesi, sono intervenuti anche i ragazzi della Comunità Nuovi Orizzonti di Pistoia e delle Sentinelle del Mattino di Pasqua di Firenze, che alle spalle hanno da tempo questo tipo di esperienza. Risultato: «Una serata bellissima, emozionante» parola dei giovani scesi in strada per far conoscere l’amore di Gesù agli altri. Come funziona l’evangelizzazione di strada? «In maniera molto semplice – spiega Deborah Tesi, della pastorale giovanile – in coppia, alla maniera degli apostoli inviati da Gesù ad evangelizzare, andiamo fuori, in piazza e cerchiamo di avvicinare i ragazzi e le ragazze che incontriamo. L’approccio è diretto – continua Deborah – ci presentiamo e diciamo loro che in chiesa c’è Gesù che li aspetta». Grazie a questa frase, forse un po’ ad effetto, ad un sorriso e ad una sincera stretta di mano data senza nessun secondo fine, quella sera più di 250 giovani sono entrati nella basilica di Santa Maria delle Carceri per accendere una candela davanti a Gesù Eucaristia e lasciare un messaggio, la richiesta di una parola di conforto oppure una semplice preghiera di ringraziamento. «Abbiamo avuto una risposta davvero inaspettata – racconta Rocco Draicchio, un altro “evangelizzatore” che ha partecipato alla serata – forse quegli stessi ragazzi che ogni giorno stazionano davanti alla basilica delle Carceri e che tanto hanno fatto parlare per la loro maleducazione, quella sera hanno accettato di entrare in chiesa per pregare e riflettere, anche solo per pochi minuti». Una volta in chiesa i ragazzi, sempre accompagnati da chi li ha invitati ad entrare, si fermano davanti al Santissimo Sacramento, accendono una candela e scrivono quello che vogliono su un foglietto, che poi metteranno dentro un cesto con su scritto: «Gesù ti ascolta». «Le intenzioni raccolte – aggiunge Deborah – le portiamo alla suore di clausura che per un mese pregheranno per le richieste espresse dai ragazzi». Una ventina di ragazzi ha poi fatto un passo ulteriore, fermandosi per la confessione, grazie alla presenza di alcuni sacerdoti diocesani. Anche se sabato 14 gli «evangelizzatori» prima di andare in piazza hanno ricevuto il mandato direttamente dal Vescovo Simoni, che ha benedetto e voluto questo tipo di esperienza, il vero lancio della Missione giovani, costola della Missione diocesana, sarà la sera di giovedì 3 luglio in piazza delle Carceri. «Faccio un doppio appello – conclude don Enrico Cassanelli organizzatore dell’iniziativa – a tutti, grandi e piccini, dico di passare il giovedì sera dalla chiesa delle Carceri e fermarsi un attimo a riflettere nel silenzio e a chi se la sentisse di provare l’esperienza dell’evangelizzazione di strada, di venire a trovarci, perché c’è sempre bisogno di una mano».

(dal numero 25 del 29 giugno 2008)