Ogni anno, per una settimana le chiese cristiane di tutto il mondo sono impegnate in una settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Questo non significa solo che ogni anno le varie chiese cristiane cercano di incontrarsi nella preghiera, ma anche che lo fanno dando voce a varie realtà ecumeniche in giro per il mondo, ogni volta diverse. La liturgia che è proposta alle chiese per la settimana proviene ogni anno da realtà ecumeniche diverse. Quest’anno ci giunge dal Sud Africa ed in particolare dalle chiese di Umlazi. Questo ci richiede quindi innanzitutto una forma di umiltà: accettare le proposte di preghiera e meditazione che giungono da un contesto diverso dal nostro e che ci permettono di dare voce ad esperienza di fede che non sempre hanno una risonanza mondiale.Umlazi rappresenta dal punto di vista ecumenico, una realtà degna di essere ascoltata. Qui le chiese cristiane, infatti, collaborano non solo sporadicamente, ma alcune hanno costituito una commissione che ha stabilito alleanze per il pieno riconoscimento del battesimo, e della prassi eucaristica e il pieno riconoscimento dei ministeri. In particolare ad Umlazi le celebrazioni sono spesso condivise per una parte e terminano poi ognuno nella propria chiesa. La spinta a questo ecumenismo «dal basso» è forse dovuta al contesto di estreme necessità sociali. Le chiese si sono impegnate a costruire cliniche e scuole e hanno preso atto che la popolazione condivideva già gli uni le celebrazioni degli altri. Dunque la prima lezione che ci viene da questa Settimana è quella della possibilità di far valere ciò che si ha in comune nella fede cristiana, pur mantenendo la ricchezza di ciò che è tradizione particolare. Il gruppo di impegno ecumenico a Pisa cerca da anni di fare questo: forse però il nostro contesto non ha così urgenza sociale da far fare passi successivi; o forse siamo ancora arroccati all’idea che la verità della chiesa è una sola.La seconda sfida che ci giunge da Umlazi riguarda il testo biblico che è stato scelto per la meditazione: «Fa sentire i sordi e fa parlare i muti» (Marco 7,31-37). La potenza di Gesù rende capaci i sordi di ascoltare la parola di salvezza e di farla conoscere ad altri. Questa è una grande promessa perché la dove ci sono barriere di silenzio riguardanti la distruzione della dignità umana, si possano sciogliere orecchie e lingue e il messaggio della salvezza possa giungere anche a persone che sono prigioniere di vite isolate a causa dei loro problemi o dei pregiudizi sociali. Naturalmente la congiura del silenzio ad Umlazi si riferisce ai tabù che circondano gli ammalati di AIDS o le vittime di abusi sessuali. Si tratta di comprendere nel nostro contesto, quali sono i luoghi in cui deve giungere l’annuncio della liberazione di orecchi e lingue come parte della salvezza giunta a noi in Cristo.Il gruppo di impegno ecumenico ha perciò proposto in alcune sue attività della settimana il tema dell’ascolto. Noi che diciamo di avere orecchi aperti, in che modo ascoltiamo gli altri? a qual fine? Con quali esiti?Se le barriere dell’apartheid sono cadute, se è caduto il muro di Berlino non potrebbe essere questa settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, l’occasione per liberarci un po’ dei nostri pregiudizi e percepirci come un coro polifonico a gloria di Dio? *pastore della chiesa valdese di Pisa IL PROGRAMMA DELLA SETTIMANAEcco le iniziative della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani:l Giovedì 18 gennaio ore 18 nella chiesa Valdese (via Derna 13) incontro ecumenico di preghiera.l Venerdì 19 gennaio ore 19 nella chiesa Avventista (via Pietro Gori 13) incontro ecumenico di preghiera.l Sabato 20 gennaio ore 16-19 sala san Domenico, chiesa del Carmine, chiesa di san Michele ed atrio del comune: «Musica per unire», staffetta musicale per l’ecumenismo, il dialogo e la pace; miniconcerti nel cuore della città.l Domenica 21 gennaio, ore 21 chiesa di San Nicola: «Musica per unire», concerto della corale di San Nicola.l Lunedì 22 gennaio, ore 18 Pontedera, chiesa del Crocifisso: incontro ecumenico di preghiera– ore 21, Scuola di Formazione teologica: «il ministero dell’ascolto nelle chiese cristiane», incontro con il Gruppo di Impegno Ecumenico.l Martedì 23 gennaio, ore 21chiesa di Santo Stefano: incontro ecumenico di preghiera con l’arcivescovo e i pastoril Giovedì 25 gennaio, ore 19.15 nell’Aula magna Santa Caterina: «Il ministero dell’ascolto nelle chiese cristiane». Incontro con il Gruppo di Impegno Ecumenico– ore 21«In ascolto dei fratelli d’Oriente»: incontro con Giovanni Guaita focolarino, docente di lingua e letteratura italiana all’Università di Mosca, studioso di teologia ortodossa