Livorno

La scuola dal Papa

<L’annuncio del Vangelo è una proposta intrinsecamente educativa che tende a formare e trasformare le persone parlando alla loro coscienza. Per questo la Chiesa italiana ha voluto dedicare il decennio 2010-2020 all’educazione.La scuola si trova oggi ad affrontare numerose sfide. La presenza sempre più numerosa di alunni provenienti da paesi lontani, lo sviluppo rapidissimo delle nuove tecnologie della comunicazione, l’integrazione degli alunni con disabilità, stanno suggerendo alla scuola di ripensare il proprio ambiente di apprendimento e di aggiornare la propria strumentazione didattica.

Queste e tante altre sfide sono spesso viste come difficoltà da affrontare più che come stimoli alla crescita e al rinnovamento. Certo occorrono maggiori risorse materiali per affrontare tanti problemi e cogliere queste opportunità. La crisi economica degli ultimi anni ha impedito che si potesse intervenire come si sarebbe voluto e dovuto fare. Ma la crisi della scuola non dipende da fattori soltanto economici. È una crisi più profonda che chiama in causa la responsabilità di ogni cittadino che si sente convocato e obbligato a contribuire al bene comune, tanto più urgente quanto meno avvertito.

Per questo motivo è stato avviato un progetto “La Chiesa per la scuola” con cui la Chiesa italiana vuole testimoniare la propria attenzione al mondo della scuola, guardando ad esso nella sua interezza, scuola pubblica statale e scuola pubblica paritaria, perché tutti i bambini, i ragazzi e i giovani impegnati nel faticoso ma appassionante percorso della propria crescita meritano la medesima considerazione.

L’incontro del 10 Maggio in piazza San Pietro con Papa Francesco rappresenta un’occasione privilegiata di mobilitazione popolare nella forma di una festa insieme. Essa manifesterà a tutti, una volta di più, l’interesse e l’azione della Chiesa per il mondo della scuola, che da Roma ripartirà con rinnovate motivazioni ed energie.La scuola, infatti, è un bene di tutti. Come credenti e come cittadini non possiamo disinteressarcene».È questo il comunicato del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana, diffuso ad inizio anno, per coinvolgere il mondo della scuola, dai genitori agli insegnanti, dai ragazzi al personale non docente, in un progetto di attenzione e promozione del sistema educativo. Il mondo della scuola incontrerà Papa Francesco in Piazza San Pietro a Maggio e l’obiettivo è quello di sensibilizzare all’idea che l’educazione sia parte integrante del bene comune.La manifestazione del 10 Maggio sarà anche un’occasione di preghiera: «Andremo ad ascoltare la voce del Papa, non certo a rivendicare finanziamenti per la scuola cattolica – ha sottolineato monsignor Nunzio Galantino, Segretario Generale della CEI, nel presentare l’iniziativa – A questo proposito è necessario sgombrare il campo da “un equivoco che non serve a nessuno. In Italia non c’è una scuola cattolica e una scuola laica, ma esiste la scuola pubblica statale e la scuola pubblica paritaria”. Nessuna rivendicazione economica, quindi, anche se non va dimenticato che la scuola pubblica paritaria “fa risparmiare 6 miliardi e mezzo e, quando va bene, riceve non più di 500 milioni all’anno» (Avvenire, 2 febbraio).«Vogliamo lanciare un segnale politico: la scuola non può essere il bancomat da cui, attraverso i tagli, attingere il denaro da sprecare in altre direzioni – ha continuato il presule – Allo stesso modo la scuola non può essere luogo per promuovere ideologismi e non è chiamata solo a dare risposte pronte agli studenti. Non è il prêt-à- porter della vita, ma l’ambiente in cui si offrono gli strumenti critici necessari per mettere il singolo in condizione di affrontare e di abitare in maniera consapevole e sensata questo mondo».Per accompagnare il percorso verso il 10 Maggio è online il sito www.lachiesaperlascuola.it, con materiali, contenuti, iniziative del territorio e indicazioni pratiche.