Vita Chiesa

LA SCOMPARSA DI DON PESCE, FONDATORE DEL GRUPPO INDIA

Sabato 25 novembre è morto a Roma, all’età di 89 anni, il gesuita padre Mario Pesce che era stato per lunghi anni a Firenze come Direttore della Congregazione Mariana, vicino alla S.Vincenzo de’ Paoli, a Giorgio La Pira, a Giampaolo Meucci e tanti altri negli anni ‘50 e ‘60. A Roma negli ultimi 25 anni della sua vita egli si è dedicato senza sosta all’impegno di salvare dalla fame, dalla mancanza di istruzione, dalla povertà, ma soprattutto dal non essere amati, quanti più bambini nel mondo potesse raggiungere. In occasione del Natale del 1980 ha coinvolto un gruppo di ragazzi dell’Istituto Massimo di Roma, nel quale insegnava, in un viaggio nelle Missioni dell’India, che da tempo sosteneva. Doveva essere un «campo di lavoro» per realizzare un pozzo in un villaggio ed invece è stata un’esperienza che a 63 anni ha cambiato la vita sua e degli altri. L’incontro diretto con la povertà negli slums di Bombay, con i lebbrosi di Talasari, con i tribali «intoccabili» dei villaggi del Gujarat, con le suore ed i padri missionari e soprattutto con le centinaia di bambini privi di tutto (ma non del sorriso e della voglia di vivere) ha fatto tornare in Italia padre Mario ed i «suoi» ragazzi molto più ricchi di quando erano partiti e con il desiderio, se non la necessità, di impegnarsi in modo nuovo. È nato così, nel 1981, il «Gruppo India» con l’iniziativa «adozione borsa di studio», con la quale padre Pesce ha proposto alle famiglie ed agli alunni dell’Istituto Massimo di impegnarsi con una piccola somma mensile capace di assicurare il cibo, i vestiti, l’alloggio e la frequenza scolastica ad un bambino della missione. (Paolo Maurenzig)