Vita Chiesa
La salvezza preoccupa… fedeli e tifosi
«Domenica è proprio decisiva per la salvezza!» continua uno dei due giovani. È vero, ho pensato, siamo nell’anno della Eucaristia e la domenica, giorno del Signore, Pasqua settimanale, diviene sempre più decisiva per la vita cristiana. Per noi e per la nostra salvezza… così ogni domenica i cristiani recitano nel Credo.
Non che i tifosi non siano anche fedeli! Ma la parola salvezza per loro ha certamente tutto un altro sapore. La salvezza più che un dono è una conquista. Salvarsi significa non retrocedere, non tornare indietro. Rimanere dove si è, mantenere una posizione di prestigio, tenuto conto della fatica di averla raggiunta. Salvarsi insomma significa contare ancora qualcosa, sentirsi importanti. E il vangelo può dire qualcosa?
Non voglio parlare dei limiti della squadra, degli errori del mister o dei peccati della società sportiva. Non si può arrivare all’ultimo e sperare in qualcosa che non si è costruito con costanza e determinazione. Non voglio far riferimento al senso di equilibrio che bisogna mantenere nelle sconfitte della vita, non mi permetto neppure di accennare al fatto che spesso si cresce più per le «disgrazie» che per le gioie. Mi limito a ricordare che arriverà il giorno in cui «Gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi!» In ogni caso spero quest’ anno di salvarmi con tutti i tifosi ai quali auguro: in bocca al lupo!