Toscana
La Regione taglia i soggiorni estivi
di Simone Pitossi
Ci sono parrocchie e circoli Arci, oasi ambientaliste e la Uisp. Ci sono gli Oratori salesiani e l’Agesci, l’Azione cattolica e l’Opera La Pira. Sono i beneficiari di un fondo regionale che sosteneva i soggiorni estivi dei ragazzi toscani. Un fondo da 300 mila euro l’anno. Che da quest’anno la Regione ha tagliato. Così. Senza dare un cenno di avviso. Trecentomila euro, sembrano tanti. Ma a dividerli tra tutti i beneficiari 173 nel 2010 diventano pochi spiccioli. Chi riceve di più arriva a 11 mila euro (solo in due), tutti gli altri sono intorno ai mille euro, fino ad arrivare ai 250. Cifre piccole, dunque. Ma, in alcuni casi, decisive per portare avanti un’attività che educa e forma tanti nostri bambini e ragazzi. Migliaia che ogni estate partecipano ad attività, campi estivi, soggiorni organizzati con fatica e sacrifici dai volontari di queste associazioni.
A sollevare il caso sono due consiglieri regionali della stessa maggioranza di governo: Nicola Danti e Gianluca Parrini, entrambi del Pd. I due, hanno preso carta e penna e hanno scritto al presidente Enrico Rossi e all’assessore all’istruzione Stella Targetti. L’obiettivo? Ovviamente ripristinare il il Fondo regionale per i soggiorni estivi residenziali dei ragazzi toscani realizzati da enti senza fini di lucro. «Con il fondo spiegano Danti e Parrini negli anni passati si è dato un sostegno concreto, anche se quantitativamente limitato, alle molteplici esperienze che il mondo del volontariato toscano, laico e cattolico, (Agesci, Arci, Azione Cattolica, Opera per la gioventù Giorgio La Pira, Uisp per citare solo alcune associazioni) offre a tantissimi giovani della toscana durate il periodo estivo fornendo così alle famiglie un supporto in un periodo nel quale la scuola è chiusa e soprattutto ai giovani esperienze di crescita personale. Abbiamo scelto di porre al centro della nostra politica regionale i giovani proseguono Danti e Parrini attraverso il progetto Giovani sì. Crediamo sarebbe sbagliato abbandonare questo segnale importante verso il volontariato toscano che offre un servizio così prezioso per i giovani e per l’intera comunità toscana. Purtroppo ricordano i consiglieri regionali le risorse in bilancio 2011 sono state spese per liquidare il bando 2010 e non sono previsti, al momento, bandi per i soggiorni svolti durante il 2011. Crediamo pertanto sia opportuno valutare bene concludono i due la possibilità di ripristinare questo fondo aprendo il bando per il 2011 o qualora non fosse possibile prevedere lo stanziamento di bilancio per il prossimo anno».
Anche le associazioni non sono rimaste a guardare. E hanno scritto, a loro volta, a Rossi e Targetti. A muoversi sono state in particolare Matteo Spanò e Caterina Macii di Agesci, Paolo Nepi di Ac e Gabriele Pecchioli dell’Opera La Pira. I responsabili esprimono «forte preoccupazione e difficoltà» per il taglio del fondo che era previsto «da oltre trent’anni». Con quella somma ricordiamo, circa 300 mila euro per il 2010 si sono «coperte in piccola ma significativa parte le spese che hanno consentito come ogni anno lo svolgimento di un lavoro serio e capillare di formazione degli adolescenti e comunque dei minori, che coinvolge qualche decina di migliaia di giovani toscani in una dinamica preventiva sempre più necessaria». Ad aggravare la situazione è che il fondo per il 2011 quindi a sostegno delle attività già svolte durante la scorsa estate è stato tagliato senza alcun preavviso ed «è stata conosciuta spiegano solo dopo aver preso atto della mancata emissione del bando per la presentazione delle domande, solitamente presentate a consuntivo, entro il 30 settembre». I responsabili delle tre associazioni si domandano il «perchè di questa scelta, che riteniamo del tutto errata». «La cosa è ancor più incombrensibile chiudono Spanò, Macii, Nepi e Pecchioli e sorprendente proprio nel momento in cui la Regione investe moltissimo sui giovani, in tutti i sensi». Ora la «palla» passa al presidente Rossi che dovrà rispondere su questo punto.