Toscana

La Regione al Governo: completare l’alta velocità

di Davide Costa«Il dialogo che la Toscana vuole impostare con il Governo è basato su alcune priorità. In quest’ottica la madre di tutte le nostre battaglie è il completamento dell’alta velocità e dell’alta capacità con il nodo ferroviario di Firenze». Ha esordito così l’assessore ai Trasporti toscano Riccardo Conti, nel corso della Conferenza regionale sugli Stati generali dei Trasporti che si è tenuta la scorsa settimana, alla quale ha partecipato anche il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi.

«La decisione ormai è presa – ha sottolineato Conti – si tratta solo di metterla in pratica». «L’Alta Velocità – ha precisato Conti – è soltanto il punto di partenza, e non quello di arrivo. L’obiettivo è quello della realizzazione del sistema integrato della mobilità per la Toscana, al quale devono aggiungersi necessariamente anche il corridoio tirrenico e il completamento della “due mari”. Su queste priorità posso annunciare fin da oggi al ministro la nostra piena collaborazione».

Definendo demagogici i no all’Alta velocità a vantaggio di un semplice sviluppo del trasporto ferroviario regionale, Conti ha evidenziato come proprio l’Alta velocità può configurarsi come una straordinaria opportunità per l’intera economia toscana. «Sei anni fa – ha spiegato l’assessore Conti – i toscani che quotidianamente usavano il treno come mezzo di trasporto erano 165mila: oggi sono ben 210mila e nel 2015 saranno 500mila. È quindi assolutamente necessario che il Governo riprenda il suo ruolo “storico” nell’acquisto di treni, visto che per troppo tempo le regioni sono state lasciate sole. Non solo: occorre anche investire sui nodi, come aeroporti e stazioni».

Non si è fatta attendere la riposta di Alessandro Bianchi, ministro dei Trasporti: «La questione legata alla mobilità va affrontata nella sua interezza, attraverso il coinvolgimento di tutte le regioni, assorbendo idee e progetti già esistenti per capire come agire al meglio su tutto il Paese. Gli accordi esistenti sono il punto di partenza dal quale inizieremo a lavorare. Finora è mancata una reale programmazione, visto che negli anni passati si è fatto soltanto l’elenco delle opere da compiere, senza disegnare una strategia nazionale». Bianchi ha affrontato anche l’argomento legato alle autostrade del mare: «una straordinaria opportunità per il Paese. Bisogna creare le giuste condizioni, perché ormai è assolutamente inevitabile trasportare le merci sul mare».

Negli ultimi cinque anni, ha ricordato il ministro, «la quota di merci trasportate via mare è aumentata dal due al quattro per cento e l’obiettivo del governo entro il 2010 è di raddoppiare tale quota».

«Le vie di comunicazione della Toscana sono una priorità per l’intero Paese, visto che in un certo senso tutta l’Italia passa da qui. O si afferma questo principio, agendo di conseguenza, oppure continueremo con code, incidenti, ingorghi, merci che non viaggiano o viaggiano male». Questa l’opinione del presidente della commissione regionale territorio e ambiente Erasmo D’Angelis espressa durante i lavori degli Stati generali.

«Il nostro dovere – ha proseguito D’Angelis – è agire in fretta per evitare il collasso previsto sulle nostre vie di comunicazioni entro quindici anni e avviare scelte per potenziare e rendere più efficiente l’intera rete, riequilibrandola a favore del trasporto merci su rotaia e via mare. Tutti i giorni, a fronte di 3 milioni e mezzo di cittadini, viaggiano oltre 2 milioni e mezzo di veicoli a motore. Abbiamo il dovere di lavorare per un altro modello di politica dei trasporti. E questo modello implica l’utilizzo del trasporto pubblico, mettendo fine al paradosso di correre dietro a opere faraoniche come il ponte sullo Stretto di Messina, il rilancio delle ferrovie locali, investimenti su carburanti ecologici».

La schedaLa conferenza sugli Stati generali dei Trasporti è stata l’occasione per presentare i risultati di oltre 700 questionari distribuiti nei mesi scorsi dai membri della Commissione territorio e ambiente ai pendolari toscani. Per quasi il 50% dei pendolari che hanno risposto, il servizio è insoddisfacente e le cause sono soprattutto i ritardi, la scarsa pulizia e il sovraffollamento delle carrozze. I viaggiatori hanno avuto anche occasione di esprimere un voto, da uno a 10, sul servizio di trasporto regionale: circa metà hanno dato «quattro» e solo meno del 10% hanno espresso la sufficienza. E i commenti lasciati non sono certo lusinghieri: «Prima degli aumenti dei biglietti dateci i bagni puliti», «Essere pendolari è una maledizione», «Le mie opinioni sono da censura, meglio glissare».