Vita Chiesa

La Quaresima è una buona amica

La Quaresima è quel tempo dell’Anno Liturgico che ogni anno è posta dalla Chiesa come una persona amica che si presta a dare il proprio aiuto che ritiene veramente indispensabile. Il Mercoledì delle Ceneri è il luogo dell’appuntamento che Dio Padre e Signore del tempo e della storia offre ad ogni cristiano perché riveda, alla luce della Verità infallibile, come funziona la propria spirituale amministrazione.

L’imposizione delle Sacre Ceneri che da pochi giorni il cristiano ha ricevuto sulla testa, assume la voce stessa di Dio che lo invita ad esaminare a che punto è il suo cammino nella Fede, nella Speranza e nella Carità. Queste tre virtù sono davvero le tre chiavi che sono state a noi affidate quando ci hanno amministrato il santo Battesimo. Tutte e tre devono essere presenti per aprire la nostra spirituale cassaforte, guai se ne manca una! Vediamo cosa è necessario modificare nel nostro modo di attendere alla verifica della nostra condotta, nel trattare col prossimo che Dio ha posto al nostro fianco perché possiamo collaborare serenamente in tutto quello che è di scambievole vantaggio. Il Signore attende da noi l’esercizio della cristiana carità con quanti fanno ricorso alla nostra benevola comprensione avendo molto riguardo alle loro condizioni e necessità. Inoltre quello che più sta a cuore a Dio che ama tutti con grande amore, allo stesso modo che esige l’amore per Sé, lo pretende sia dato da noi tutti a quelli che Egli ama quanto ama noi. Il Padre di tutti a tutti distribuisce i doni suoi.

Il precetto dell’amore verso i nostri prossimi è strettamente congiunto a quello che è strettamente imposto verso Lui ed è il massimo che forma la dottrina principe del Cristianesimo insegnato dal suo Maestro Gesù Cristo. Le sacre Ceneri che sono state imposte sul capo dei fedeli sono il segno esteriore delle interiori disposizioni di intima umiltà, di pentimento, di distacco dai beni terreni a cui l’uomo è più attaccato, e come preludio di quattro giorni al clima quaresimale vero e proprio. Dal canto suo la Liturgia, in vari modi, ci esorta alla conversione del cuore, della mente, dei comportamenti. In questo modo dimostriamo di essere peccatori bisognosi della pioggia delle Divine Misericordie e, di conseguenza ci disponiamo ad imporci volontariamente atti che ci purifichino interiormente e ci renda così più graditi agli occhi di Dio che tutto di noi vede, enumera, accetta. Mentre riconosciamo la parte difettosa di noi e agiamo per essere liberati, riponiamo nella bontà paterna del nostro Dio, tutta la nostra più grande fiducia.Suor Maria Rosariadelle contemplative domenicane di Pratovecchio